Salve,
l'
aneurisma dell'aorta addominale è una
dilatazione dell'arteria più grande e più importante del nostro corpo.
Da essa, si dipartono i rami viscerali (tripode celiaco, arteria mesenterica superiore,
arterie renali ed arteria mesenterica inferiore) che vascolarizzano i visceri addominali e gli arti inferiori dopo essersi divisa in due ulteriori rami: arteria iliaca comune, esterna ed interna per ogni arto.
Si definisce
aneurisma una dilatazione che
supera il 50% del diametro massimo. Se il diametro massimo dell'aorta addominale è di 2 cm, allora si definisce aneurisma solo quando il raggiunge i 3 cm.
Come tutte le dilatazioni, ha la tendenza ad
aumentare di diametro nel corso del tempo. Per tale ragione, deve essere controllato e misurato periodicamente per restare nei limiti max di sicurezza.
Convenzionalmente, le società scientifiche internazionali hanno convenuto che tale limite di sicurezza sia posto a
5,5 cm (studio Lancet 1998), anche se in Italia la società di riferimento ha riconosciuto una buona practise se il trattamento viene effettuato dai 5 cm in poi.
Se la situazione evolve, può verificarsi l'aumento di volume e, quindi, la peggiore complicanza è la
rottura.
Evento drammatico perchè il rischio di mortalità diventa molto alto.
L'aneurisma non dà segno di sè sino a quando non intervengono le complicanze.
È buona norma sottoporsi ad uno
screening ecografico dell'addome con esame
ecocolorDoppler per individuare tempestivamente la presenza di un'eventuale dilatazione dell'aorta addominale e seguire la sua evoluzione sino ad evitare le sue peggiori complicanze.
Consiglio l'esame dai 60 anni in poi una volta all'anno.
Saluti