Per rispondere alla tua domanda, bisognerebbe prima di tutto capire la sede della frattura e l'eventuale scomposizione.
La clavicola è un osso lungo, abbastanza sottile, che collega lo sterno con la scapola. È incurvata ad S ed è formata da un corpo centrale e da 2 estremità: una mediale (più vicina allo sterno) ed una laterale (più vicina alla scapola).
Oltre a far parte del complesso articolare della spalla, la clavicola protegge i vasi sanguigni sottostanti, il polmone ed il plesso brachiale.
In caso di frattura, tali strutture possono essere lesionate a causa della loro prossimità e dei bordi taglienti che si formano in corrispondenza dei 2 monconi ossei.
Per fortuna, questa evenienza è piuttosto rara. Come le altre fratture, anche quella clavicolare viene classificata in base: al numero dei frammenti ( 2 o più frammenti), all'eventuale scomposizione (composta: i 2 monconi ossei rimangono allineati, scomposta: si verifica uno spostamento dei frammenti di frattura).
Si classifica inoltre in base all'integrità dei tessuti che la ricoprono e alla sede di frattura: 3° centrale (localizzazione più frequente), 3° laterale (estremità della clavicola che si collega alla spalla), 3° mediale (estremità della clavicola che si collega allo sterno).
La scomposizione avviene perché il frammento mediale si disloca superiormente e indietro per l’azione del muscolo sternocleidomastoideo, mentre il frammento mediale è mantenuto in basso dal deltoide, dai legamenti coraco-clavicolari e dal peso dell’arto.
Il trattamento è per lo più conservativo, mediante applicazione di tutori a forma di 8 che tendono a mantenere ridotta la frattura, mantenendo retroposte le spalle.
Il trattamento chirurgico è riservato alle fratture scomposte. Il trattamento consiste nella riduzione della frattura e nelle successiva fissazione con chiodi endomidollari (all’interno dell’osso) o con placca e viti. L’intervento chirurgico non è tuttavia privo di rischi e controindicazioni (anestesia, infezioni, necrosi cutanea, cicatrici), per cui, in mancanza di indicazioni specifiche, la frattura della clavicola oggigiorno non viene operata.
Dopo l’intervento, il braccio viene immobilizzato con un tutore.