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Quando preoccuparsi per delle cisti?

Salve,
ho effettuato pochi mesi fa, una risonanza magnetica con contrasto all'addome superiore. Il referto riporta che "il fegato è di regolari dimensioni e morfologia, al livello del V segmento epatico, in sede pericolecistica, si osserva un'area ipointensa in t1, delle dimensioni massime di circa 11 mm che dopo somministrazione di mdc appare omogeneamente iperintensa in fase arteriosa ed isointensa nella fase portale e tardiva. Il referto compare compatibile con displasia vascolare/angioma ad alto flusso. A carico del II segmento, si osserva una millimetrica formazione cistica (di 3 mm). Milza di dimensioni nei limiti, a carico del parenchima splenico sono apprezzabili alcune formazioni con morfologia ovolare ipointense in t1 ed iperintense in t2, la maggiore delle quali, localizzata al 3° superiore, delle dimensioni di circa 11 mm che non dimostrano potenziamento dopo mdc, compatibili con cisti". Desidero un parere sul perchè di queste cisti e se devo preoccuparmi.

Grazie

Risposta

Buongiorno,
gli angiomi e le cisti epatiche e spleniche sono patologie genericamente benigne, nel tuo caso specifico, di dimensioni non elevate (millimetriche/centimetriche). 

Vanno però sottoposte ad un regolare follow up ecografico (controlli regolari nel tempo) per monitorarne l'eventuale aumento di dimensioni nel tempo.

Gli angiomi epatici e le cisti epatiche voluminose possono determinare fenomeni compressivi a carico del parenchima (tessuto dell'organo) normale; gli angiomi, se giganti, possono causare fenomeni di shunt vascolare (furto di sangue), deprivando il parenchima sano del normale apporto nutritivo, con conseguente insufficienza epatica di vario grado; più raro è il caso di rottura dell'angioma a seguito di trauma.

Le cisti spleniche di elevate dimensioni possono causare fenomeni compressivi sullo stomaco (con conseguenti problemi di alimentazione) e, a seguito di traumi addominali, possono rompersi, comportando lacerazioni, più o meno estese, della milza con conseguente emoperitoneo (sangue libero in addome) che richiede, in urgenza, l'embolizzazione dell'arteria splenica (intervento di radiologia interventistica, non chirurgico) oppure la splenectomia (exeresi, asportazione della milza, intervento chirurgico).

Queste teoriche evoluzioni dell'angioma epatico e delle cisti epatiche e spleniche sono lontane dalla tua attuale situazione, tuttavia, giustificano i regolari controlli clinici e strumentali nel tempo.

Concludendo, nella tua domanda mancano importanti precisazioni: parere di merito espresso dal radiologo che ha effettuato l'esame, sintomi che hanno motivato l'esame, esami precedenti tipo ecografie, esami ematici già eseguiti. 

Sarò lieto di completare la risposta, una volta acquisiti questi elementi.

Cordialmente

Risposta a cura di
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