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Come è il caso di intervenire in caso di cin1?

Buonasera, 
ho 34 anni e 8 anni fa, a seguito di un pap-test positivo, mi fu diagnosticato un cin 1 al collo dell'utero. L'hpv test non riscontrò nessun fattore ad alto rischio. Dopo 2 anni, l'infezione sparì da sola e da quel giorno ho sempre avuto pap-test negativi e perfetti. L'unica traccia visibile dell'hpv è una lesione a mosaico che è rimasta sul colo dell'utero, ma senza dare ulteriori problemi. Mi sono rivolta a 4 ginecologi fra privati ed ospedale e ho trovato una metà che diceva di non fare nulla e continuare a controllarmi ogni anno con colposcopia e pap-test e l'altra metà che consigliava di operare con la diatermocoagulazione (effettuata anche in ambito ambulatoriale con anestesia locale). Che cosa mi consigliate di fare? Se mi opero, posso comunque ricontagiarmi di nuovo con un altro eventuale ceppo? C'è rischio di ricaduta dopo l'intervento? Se si dovesse "risvegliare" ripartirebbe da uno stadio cin 1 o potrebbe esplodere in un cin 3? Grazie mille per i consigli e le informazioni che mi darete. 

Buon lavoro

Risposta

Salve,
il consiglio è di non fare nulla perchè la lesione cin 1 è regredita come tu hai scritto.

Eseguire una diatermocoagulazione della portio non elimina il virus hpv e può solo arrecare danno alla zona di trasformazione, rendendola non esplorabile, che è la zona da dove originano le lesioni del collo dell’utero.

Saluti
Risposta a cura di
Dr. Antonio Nocerino Medico Chirurgo
Dr. Antonio Nocerino
ginecologo
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