Salve,
l'ateromasia parietale calcifica ha conseguenze assai diverse se si tratta di grossi vasi come l'aorta (15-20 mm) o i vasi sottili come le coronarie (2-5 mm).
L'
aorta tende a dilatarsi, cioè a formare un
aneurisma, mentre le
coronarie tendono ad ostruirsi, cioè presentano una steno-ostruzione. Il quadro clinico che ne deriva è assai diverso, ma la prevenzione è simile: bisogna controllare i
fattori di rischio dell'
aterosclerosi:
pressione arteriosa alta,
metaboliti (zuccheri e grassi) alti,
stress esagerato, abitudine al fumo di sigaretta e altri minori.
La parete dell'
aorta, tutta, e non solo quella addominale, può perdere elasticità e apparire calcifica (cioè, vi sono depositi di sali di calcio al suo interno) all'ecografia o alle indagini radiologiche (RX, TAC e
risonanza magnetica).
La
valutazione deve riguardare tutti i settori dell'intero organismo.
Un esame
ecocolordoppler arterioso degli arti inferiori,
arti superiori,
addome (aorta e vasi viscerali) e
TSA sono necessari.
Se alle calcificazioni si associa
rialzo pressorio diastolico, è ancora più importante un'accurata valutazione cardiologica con ECG ed
ecocardiogramma.