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Come affrontare le bronchiectasie?

Salve, mi hanno diagnosticato bronchiectasie, ma neanche loro sanno a che stadio, mi pare ci sia molta disinformazione a riguardo e mi pare sottovalutino il problema che ritengo sia grave, in quanto ci si ammala molto facilmente con sintomi come tosse, muco e un solletico costanti che minano decisamente la qualità di vita. Mi chiedevo se avevate qualche consiglio da darmi per ridurre i sintomi; per esempio, se esiste un antibiotico migliore rispetto ad un altro, se usare i mucolitici (costosi), se fare sempre aerosol, se fare inalazioni di acque sulfuree termali; se sapete consigliarmi un ottimo centro a cui rivolgermi, e qualsiasi altro consiglio per star meglio è gradito, grazie, vi porgo cordialissimi saluti.

Risposta

Caro paziente,
le bronchiectasie sono dilatazioni irreversibili di rami bronchiali, che si formano per alterazioni strutturali delle loro pareti. Possono essere congenite (evento raro), ma in questo caso vengono diagnosticate in età infantile, sono bilaterali e si manifestano con quadri clinici importanti e gravi; oppure acquisite, cioè secondarie ad altre patologie che si sono verificate nella stessa area: bronchiti ripetute, broncopolmoniti, tubercolosi, pertosse.

Gli esiti fibrocalcifici che conseguono a tali patologie determinano delle trazioni sulle pareti dei bronchi con conseguente dilatazione delle loro pareti. Effettivamente, non vanno sottovalutate, in quanto le dilatazioni bronchiali comportano un ristagno di secrezioni nell'area colpita, che favorisce l'impianto di germi e quindi un'infiammazione bronchiale cronica con ulteriore progressivo danno alle pareti stesse (circolo vizioso). La tosse è, appunto, il sintomo più frequente, ma si possono avere anche emoftoe (emissione di catarro striato di sangue dalla bocca), febbre, dolore toracico, stanchezza.

Non si tratta di una condizione clinica reversibile e bisogna provvedere ad evitare un'estensione del problema.

Per la cura delle bronchiectasie, i farmaci più utili sono gli antibiotici, che tuttavia vanno riservati ai casi di sovrapposizioni infettive e mirati sulla scorta di un antibiogramma, anche perchè a lungo andare divengono sempre meno efficaci poiché i microrganismi diventano a loro resistenti.

Molto importanti sono le misure preventive:
  • vaccinazione antinfluenzale annuale e antipneumococcica ogni 5 anni
  • rinforzo del sistema immunitario con lisati batterici e altri prodotti immunostimolanti
  • detersione dei bronchi con inalazioni di acque sulfuree/salsobromoiodiche 2 volte l'anno
  • cicli di ventilazioni polmonari medicali presso centri termali
  • cicli di fisiochinesiterapia respiratoria e di drenaggi posturali
Se le bronchiectasie fossero localizzate in segmenti confinati dei polmoni, si potrebbe pensare all'intervento chirurgico di asportazione.

Bisogna essere seguiti da uno specialista pneumologo.

Molti cordiali saluti
Risposta a cura di
Dr. Antonio Giulio Piacenza Medico Chirurgo
Dr. Antonio Giulio Piacenza
pneumologo
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