Caro paziente,
le
bronchiectasie sono dilatazioni irreversibili di rami bronchiali, che si formano per alterazioni strutturali delle loro pareti. Possono essere
congenite (evento raro), ma in questo caso vengono diagnosticate in età infantile, sono bilaterali e si manifestano con quadri clinici importanti e gravi; oppure
acquisite, cioè secondarie ad altre patologie che si sono verificate nella stessa area:
bronchiti ripetute,
broncopolmoniti,
tubercolosi,
pertosse.
Gli
esiti fibrocalcifici che conseguono a tali patologie determinano delle trazioni sulle pareti dei bronchi con conseguente dilatazione delle loro pareti. Effettivamente, non vanno sottovalutate, in quanto le dilatazioni bronchiali comportano un ristagno di secrezioni nell'area colpita, che favorisce l'impianto di germi e quindi un'infiammazione bronchiale cronica con ulteriore progressivo danno alle pareti stesse (circolo vizioso). La
tosse è, appunto, il sintomo più frequente, ma si possono avere anche
emoftoe (emissione di catarro striato di sangue dalla bocca),
febbre,
dolore toracico,
stanchezza.
Non si tratta di una condizione clinica reversibile e bisogna provvedere ad evitare un'estensione del problema.
Per la
cura delle bronchiectasie, i farmaci più utili sono gli
antibiotici, che tuttavia vanno riservati ai casi di sovrapposizioni infettive e mirati sulla scorta di un
antibiogramma, anche perchè a lungo andare divengono sempre meno efficaci poiché i microrganismi diventano a loro resistenti.
Molto importanti sono le misure preventive:
-
vaccinazione antinfluenzale annuale e antipneumococcica ogni 5 anni
- rinforzo del sistema immunitario con lisati batterici e altri prodotti immunostimolanti
- detersione dei bronchi con inalazioni di acque sulfuree/salsobromoiodiche 2 volte l'anno
- cicli di ventilazioni polmonari medicali presso centri termali
- cicli di fisiochinesiterapia respiratoria e di drenaggi posturali
Se le bronchiectasie fossero localizzate in segmenti confinati dei
polmoni, si potrebbe pensare all'intervento chirurgico di asportazione.
Bisogna essere seguiti da uno specialista
pneumologo.
Molti cordiali saluti