La complicanza più frequente della procedura di una
biopsia polmonare è lo
pneumotorace, cioè l'ingresso di aria nella cavità pleurica: si verifica in circa il 25% dei casi, ma necessita di drenaggio toracico in meno del 10%.
Per quanto riguarda il rischio operatorio specifico del paziente, viene valutato dall'anestesista sulla base delle condizioni cliniche complessive. Non mi risulta che ne possa scaturire una diffusione della malattia.
Considerata l'età del paziente, ciò che occorre soprattutto valutare è se l'avere una diagnosi istologica precisa comporti poi un approccio terapeutico che possa cambiare la vita del paziente stesso oppure se si tratta solo una diagnosi fine a sè stessa.