In sessuologia, a differenza di quanto succede in altri settori sanitari, le "regole" sono meno rigide considerando che le attività e le funzioni riferite alla sessualità vanno in generale agite giocosamente all'insegna della creatività individuale, allo scopo di star meglio con sè e con il proprio corpo.
Premesso questo, la letteratura scientifica internazionale non fissa limiti di tempo all'astinenza sessuale. Considera pure che al mondo ci sono categorie di persone astinenti sessualmente da anni, per svariati motivi, e non risultano pazzi.
Se si pensa eccessivamente, magari ci si "fissa" su quanto contingentemente capita, allora specifici meccanismi psicologici possono portare a forme di squilibrio emozionale, anche importanti. In generale, poi, la funzionalità sessuale non necessita di un altro per poter agire a scopo di eccitazione (anche orgasmico). Si tratta, quindi, di un'astinenza che non è mai totale.
Infine, la letteratura di orientamento psicoanalitico, in particolare, molto incentrata alla soddisfazione e all'insoddisfazione sessuale che correla con il benessere dell'individuo, rileva nelle persone una serie di condotte disfunzionali del tipo "nevrotico" come conseguenza di una prolungata astinenza sessuale.
Considera pure che ogni situazione particolare risente della storia molto personale se il pensiero di non interagire sessualmente con altri diventa un pensiero fisso.