Nei bambini di età inferiore ai 5-6 anni, la maggiore parte degli episodi di
respiro sibilante e
tosse è associata ad
infezioni (generalmente virali)
delle vie aeree superiori ed è pertanto più frequente nel
periodo autunno-inverno.
Il paziente non presenta più sintomi quando guarisce dall’episodio infettivo, spesso non è allergico e non è pertanto etichettabile come asmatico, bensì affetto da episodi di
bronchite asmatiforme e nella maggior parte dei casi guarisce.
È comunque possibile prevedere la probabilità di sviluppo di
asma in quei bambini che presentano più di 3 episodi di respiro sibilante in età prescolare mediante l’
Asma Predictive Index.
Sono
fattori di rischio maggiori la presenza di un genitore con asma, la
dermatite atopica o sensibilizzazione verso aeroallergeni; costituiscono invece fattori di rischio minori la sensibilizzazione ad alimenti, il respiro sibilante al di fuori di episodi infettivi, un’
eosinofilia >4%.
La presenza di un criterio maggiore o di due criteri minori è predittivo per lo sviluppo di asma nelle età successive.
I principali fattori di rischio che concorrono nel determinare lo sviluppo di asma sono la somma di fattori ambientali e della predisposizione genetica.
L’
atopia è una caratteristica familiare, geneticamente determinata a produrre
IgE specifiche in risposta all’esposizione ad
allergeni. La presenza di atopia è predittiva per lo sviluppo di
asma nel bambino con respiro sibilante.
Anche la presenza di
iperreattività bronchiale e l’
obesità sono fattori di rischio individuali capaci di favorire lo sviluppo di asma.