- l'indebolimento dei muscoli delle palpebre (da qui l’abbassamento delle stesse)
- la diplopia (visione doppia degli oggetti)
- l'ipotonia dei muscoli del capo
- la compromissione della masticazione
- deglutizione
- deambulazione ed impossibilità a sollevare i pesi od oggetti dovuta alla perdita di forza muscolare.
Poi la
stanchezza, che aumenta durante l'attività fisica e diminuisce con il riposo.
Nei casi gravi, possono essere coinvolti anche i muscoli della respirazione (diaframma e muscoli intercostali).
L'esame principe è l'
elettromiografia.
Si tratta comunque di una
malattia curabile.
Presenta fasi di remissione e riacutizzazione (durante la
gravidanza, ciclo mestruale o malattie infettive e aumento della temperatura).
La
miastenia gravis è una
patologia autoimmune causata da una risposta aberrante a livello del recettore per l'
acetilcolina, in una parte anatomica che si chiama
giunzione neuromuscolare che causa alla fine un difetto nella trasmissione dell'impulso dal nervo al muscolo.
Il farmaco di prima linea è la
Piridostigmina, che serve a mantenere più alta la concentrazione di acetilcolina.
Altri farmaci che si usano sono quelli che normalmente utilizziamo per le
malattie autoimmuni, come
corticosteroidi o
immunosoppressori (in questo caso, si usa spesso l'
Azatioprina sebbene altri farmaci possono essere impiegati).
In sostanza, con i mezzi attuali si può ottenere un buon controllo del quadro clinico.
Bisogna sempre tenere in considerazione che i farmaci citati possono essere gravati da effetti collaterali potenzialmente anche molto gravi, ed è sempre necessario un monitoraggio specialistico.
Infine, vi possono essere dei peggioramenti spesso imprevedibili; in questi casi, e anche per una gestione successiva, si possono usare dei mezzi come la somministrazione di immunoglobuline in vena o la plasmaferesi, che sono delle terapie che si possono fare in regime di day hospital o di ricovero breve, dipende dalla struttura.
Saluti