Gentile Signora,
premesso che la
visita anestesiologica serve per scegliere, ove possibile, il tipo di
anestesia (se
locale, locale con sedazione, locoregionale, blocchi centrali, quali
spinale o
epidurale o anestesia
generale).
Al termine della visita, il paziente e l'
anestesista firmano il consenso informato con il grado di
rischio anestesiologico del caso. Questa é la prassi. Bisogna anche considerare che nella pratica corrente spessissimo l'
anestesista che fa la visita non è lo stesso che il paziente si troverà in sala e quest'ultimo potrà prospettare una soluzione diversa da quella concertata.
Spesso, succede che il
chirurgo durante la sua visita comunichi al paziente che tipo di anestesia verrà fatta (mentre la scelta deve essere fatta con l'
anestesista).
Altre volte, il
chirurgo esprime le sue preferenze anestesiologiche (a volte, solo di simpatia) direttamente all'
anestesista in sala, a volte è l'
anestesista che orienta la scelta perchè non sufficientemente convinto dei devices in dotazione nella camera operatoria o per altro motivo professionale o ambientale.
Comunque, il paziente deve essere esaurientemente delucidato e consenziente al protocollo suggerito.