Il test parte dal presupposto che ogni persona eredita il proprio patrimonio genetico dai genitori, il 50 per cento dal padre e il 50 per cento dalla madre. Per valutare la paternità, il bambino dovrà possedere metà del profilo genetico. L’affidabilità del test del DNA è del 99,99%.
Il test del DNA si svolge in laboratorio e consiste in un prelievo di un campione di cellule dal figlio, dal presunto padre e dalla madre. Le cellule più adatte per la riuscita del test sono quelle del sangue o la saliva.
I test scientifici possono determinare il DNA dopo la decima settimana di gravidanza. In questo caso il test non è invasivo e si effettua con un prelievo di un campione di sangue dal braccio della donna incinta. Il sangue di una donna incinta contiene il materiale genetico del feto, che può essere confrontato con il DNA del padre.