La risonanza magnetica al cuore o cardio RM è un sofisticato esame di diagnostica strumentale che, utilizzando la tecnologia RM, permette di studiare in modo approfondito tutte le strutture cardiache e, in particolare, il miocardio (la parte muscolare del cuore), il suo movimento, la sua perfusione e la sua vitalità.Per la sua corretta esecuzione e interpretazione è necessario un team di specialisti composto da tecnico radiologo, medico radiologo e cardiologo, tutti con competenze specifiche.Per eseguirlo si utilizzano campi elettromagnetici non dannosi per il paziente.
La risonanza magnetica al cuore viene solitamente richiesta da uno specialista cardiologo o cardiochirurgo per valutare malformazioni e tumori cardiaci, per lo studio di alcune forme di aritmie e di diverse cardiomiopatie primitive e secondarie, per la valutazione della fibrosi cardiaca dopo un infarto del miocardio, delle malattie del pericardio, per lo studio dell’apparato valvolare cardiaco, dell’aorta e dei vasi polmonari.
La risonanza magnetica al cuore non si differenzia, in fase di esecuzione, da una Risonanza Magnetica tradizionale ma richiede una sufficiente collaborazione del paziente.Dal momento che l’esame prevede anche l’utilizzo di un mezzo di contrasto (a base di gadolinio), potenzialmente tossico in caso di grave insufficienza renale, è necessario che il paziente fornisca preliminarmente gli esami di funzionalità renale (creatinina)La cardio risonanza dura da 45 minuti ad un 1 ora.
La risonanza magnetica al cuore prevede le controindicazioni usuali per i pazienti da sottoporre a Risonanza Magnetica.In particolare, controindicazione assoluta è la presenza di pace maker, stimolatori cardiaci o di altro tipo. In considerazione della durata dell’esame si richiede che il paziente sia ben collaborante e non soffra di claustrofobia.E’ infine necessario che il paziente non sia affetto da grave insufficienza renale, né che sia allergico al mezzo di contrasto a base di gadolinio.