Nutrire il gatto con cibo di qualità e prestare attenzione alla sua alimentazione è essenziale per lo sviluppo e la salute del felino.
Tuttavia, è probabile che ci si sia chiesti se è possibile preparare a casa il cibo per gatti, un po’ come funziona con gli umani. Ebbene, cosa c’è da sapere?
Approfondiamo insieme questo argomento e vediamo qualche esempio di cibo casalingo per gatti.
Cibo per gatti fai da te: si può fare?
La preparazione del cibo per gatti a casa può essere una soluzione utile specialmente per quei felini che soffrono di intolleranze o allergie a particolari ingredienti, ma può essere anche un modo per prediligere alimenti privi di additivi o conservanti che spesso si trovano all’interno del cibo industriale.
In ogni caso, non bisogna sottovalutare le conseguenze di questa scelta, poiché è opportuno che il gatto abbia tutti i nutrienti necessari per la sua salute e che si tengano conto delle sue esigenze nutrizionali specifiche, che variano anche in base all’età, al peso, alla razza e alle condizioni generali dell’animale (compresa la sterilizzazione).
Infatti, come segnalato dal Pet Food Institute, i felini necessitano di più di 40 nutrienti essenziali che, nella maggior parte degli alimenti in commercio, sono bilanciati tra loro.
Inoltre, oltre a considerare che alcuni alimenti, se somministrati al gatto, potrebbero essere potenzialmente tossici (ad esempio l’uva), è opportuno introdurre o effettuare alcune modifiche nell’alimentazione gradualmente se si vuole passare al cibo fresco.
In ogni caso, è sempre necessario consultare il veterinario, che fornirà tutte le indicazioni sulla nutrizione del gatto e valuterà come realizzare alimenti sani ed equilibrati a casa.
Ricette di cibo per gatti fatto in casa
Una volta chiarito che soltanto il veterinario può stabilire la dieta più adatta per il proprio gatto domestico, generalmente, trattandosi di un predatore, un'alimentazione naturale del gatto dovrebbe basarsi maggiormente sulla carne (ad esempio tacchino, manzo, pollo agnello), anche perché non riesce a sintetizzare e digerire i carboidrati di origine vegetale.
A questo si unisce una piccola percentuale di frattaglie, tuttavia, anche il pesce (come il merluzzo, lo sgombro, il salmone, pesce bianco) e le verdure (ad esempio zucchine, carote) possono essere utilizzati. Inoltre, nella realizzazione del pasto, la componente acquosa deve essere alta, i grassi di circa il 25% e la temperatura del cibo tra i 37 e i 38 gradi.
Bisogna sempre tener a mente di particolari problematiche dell’animale così come della sua età; un gatto anziano, per esempio, potrebbe avere maggiori difficoltà a digerire o un metabolismo più lento, oppure potrebbero essere necessari delle integrazioni di vitamine o omega 3, se lo specialista lo ritiene opportuno.
In linea generale, quindi, sebbene non sia possibile indicare ricette standard perché queste variano per le necessità dei singoli cani e gatti, è possibile definire in linea generale come si compone il cibo naturale per gatti fatto in casa, per capire cosa aspettarsi.
- La carne è la componente fondamentale della dieta per il gatto, e comporrà sempre la dieta per la maggior parte. È possibile utilizzare le carni di diverse specie animale sia terrestri che marini; pollo, tacchino, bovino, suino, coniglio sono alcuni esempi di carni di animali terrestri mentre merluzzo, salmone, tonno (fresco, non in scatola), alici o sardine possono essere esempi di pesci. La dieta casalinga può essere seguita a cotto, quindi cuocendo le diverse carni e pesci, o a crudo, anche se in questo caso sono necessarie alcune accortezze nella gestione degli alimenti per la sicurezza alimentare.
- Gli alimenti contenenti carboidrati di solito non fanno parte della dieta del gatto. Alimenti come riso, pasta, pane, piselli, vista la scarsa capacità del gatto nel digerire l’amido, e visto il suo basso gradimento per questo tipo di alimenti trovano spazio solo nelle diete formulate specificamente per alcune patologie.
- Gli oli e grassi, come olio di oliva, mais, girasole, salmone, sono un altro ingrediente che spesso è presente nella dieta del gatto; scopo del grasso è sia quello di apportare calorie, sia quello di fornire gli acidi grassi essenziali, sia quello di permettere l’assorbimento delle vitamine.
- Per il gatto è importante anche una piccola quantità di fibra, quindi di alimenti di origine vegetale, nella dieta; è possibile fornirla utilizzando i comuni ortaggi come carota, zucca, zucchina, finocchio, oppure utilizzando delle verdure a foglia. L’assenza di fibra dietetica rischia di causare costipazioni.
- Nelle diete casalinghe è sempre presente infine un integratore nutrizionale, un multivitaminico la cui presenza si rende necessaria perché diversi nutrienti non si trovano proprio, o comunque in quantità sufficiente, nelle carni, specialmente in quelle cotte: vitamine come la A, D o B1 sono termolabili e vengono distrutte in cottura, altri nutrienti come la taurina vengono perse per passaggio all’esterno della carne e altre ancora, come il calcio, non sono presenti in quantità sufficiente nella carne per le necessità di un gatto. Per questo, nel caso di una dieta a cotto fatta in casa, la presenza dell’integratore è pressoché indispensabile per evitare carenze, che in natura il gatto eviterebbe invece mangiando prede intere ed esclusivamente crude.
Cibo fatto in casa per gatti sterilizzati
La nutrizione di un gatto sterilizzato deve essere ricca di fibre e con una bassa percentuale di grassi e carboidrati.
La fibra, infatti, garantisce un senso di sazietà nel micio, utile anche a contrastare una tendenza al sovrappeso, molto comune nei gatti sterilizzati.
Un felino che ha subito la sterilizzazione avrà bisogno di prodotti specifici, che riescano a fornirgli i nutrienti necessari anche con un numero di calorie ridotto, considerando che il metabolismo energetico diminuisce del 20% approssimativamente.
È meglio preferire cibi umidi, che contengono anche più acqua a differenza di quelli secchi, ma è necessario che sia il veterinario a scegliere gli alimenti più idonei per un gatto sterilizzato.
Dunque, abbiamo visto qualche idea di cibo casalingo che, in generale, può essere frazionato in circa tre o quattro pasti giornalieri, ed è preferibile che sia umido e senza l'aggiunta di sale.
Se, da un lato, cucinare cibo per gatti a casa consente di avere un maggiore controllo su ciò che si propina all’animale, dall’altro lato bisogna considerare che oramai in commercio è possibile trovare diverse offerte e proposte alimentari ideali per ogni condizione e palato del proprio amico a quattro zampe.
Per questi motivi, è sempre opportuno chiedere consigli alimentari al veterinario, oltre che effettuare controlli periodici dell’animale.