Chi possiede un gatto avrà notato, molto probabilmente, che la lingua di questo animale è diversa da quelle degli uomini.
Infatti, una delle peculiarità lampanti è la ruvidità.
Perché si presenta in questo modo? Scopriamo insieme tre curiosità sulla lingua del gatto.
Lingua del gatto: ecco tre caratteristiche da scoprire
Come accennato in precedenza, la lingua del gatto è molto peculiare, tanto che risulta essere oggetto di studio da parte degli esperti.
Si caratterizza per la presenza di piccole puntine, ruvide e rugose, chiamate papille, ma non è l’unica caratteristica che la differenzia dalla lingua umana.
A cosa servono le papille meccaniche, e quali sono le principali particolarità della lingua del gatto?
Vediamo insieme quali sono le principali funzionalità e le caratteristiche.
1. Funzioni nutritive
La presenza di queste papille uncinate consente al felino di afferrare e consumare il cibo (in particolare modo, le piccole prede, essendo un animale carnivoro) con più tenuta rispetto ad una lingua liscia - questo vale anche nel caso del cibo per gatti fatto in casa.
Anche la diversa percezione del gusto rispetto agli umani rientra sicuramente tra le peculiarità dei gatti. Non solo il numero dei recettori (e, dunque, di papille gustative) è inferiore rispetto all’uomo, ma i gatti non sono in grado neanche di identificare il gusto dolce, non avendo i recettori per questo tipo di sapore.
Inoltre, per via della flessibilità ed elasticità della muscolatura dell’organo, il gatto ha la capacità di arricciare la punta della lingua; ciò gli consente di raccogliere una certa quantità di acqua proprio sulla lingua, arricciandola come se fosse un cucchiaio, e poi di deglutirla velocemente.
2. Contribuisce a tenere pulito il pelo
Il gatto tende a utilizzare la lingua per tenere il pelo pulito e ordinato.
Questo organo, dunque, consente all’animale di eseguire la propria igiene personale e la toelettatura. Le papille meccaniche sulla lingua fanno sì che lo sporco, in particolar modo i peli morti, possano essere rimossi adeguatamente (tale pratica è conosciuta anche con il nome di “grooming”).
Talvolta, la toelettatura effettuata in questo modo comporta l’ingestione del pelo e la conseguente presenza di boli di pelo nello stomaco che, per via di un’eccessiva ingestione da parte dell’animale, gli provocano il vomito.
Infine, quando il felino procede a leccarsi il mantello, ciò lo aiuta a regolare la propria temperatura perché il manto viene bagnato con la saliva.
3. Aiuta a capire lo stato di salute
La lingua del gatto si può anche considerare come uno dei segnali utili ad identificare il suo stato di salute, dunque non è da sottovalutare.
Infatti, è opportuno prestare particolare attenzione alla lingua qualora dovesse verificarsi la presenza di:
- infezioni;
- lesioni;
- ulcere boccali;
Simili situazioni, infatti, potrebbero indicare la presenza di patologie a carico dei denti (può capitare durante la dentizione dei gattini), delle gengive, stomatite o altre condizioni da indagare.
In questi casi, occorre consultare il medico veterinario.
Quando rivolgersi al veterinario?
In generale, è opportuno sottoporre il proprio animale domestico a controlli regolari dal veterinario.
Ad ogni modo, se si notano comportamenti insoliti nel proprio amico a quattro zampe, se il gatto tiene la lingua fuori in modo prolungato, ha una salivazione eccessiva, sanguina oppure si dovessero presentare alcune delle condizioni riportate in precedenza è necessario contattare tempestivamente il veterinario.