La piometra è un'infezione batterica dell'utero, non contagiosa, che colpisce gatti e cani femmine non sterilizzate. Può diventare una condizione pericolosa per la vita dell'animale se non viene diagnosticata e curata.
Vediamo quali sono le cause, i sintomi e come si diagnostica la piometra nel cane.
Cos'è la piometra
Per piometra si intende un'infezione dell'utero che si manifesta attraverso l'accumulo di pus nella cavità uterina.
Esistono due forme di piometra:
- a cervice uterina aperta;
- a cervice uterina chiusa.
Piometra a cervice uterina aperta
Si parla di piometra a cervice uterina aperta quando il pus prodotto nell'utero esce all'esterno attraverso la vagina. La diagnosi è più semplice perché il cane presenta uno scolo vaginale maleodorante contenente pus e sangue.
Piometra a cervice uterina chiusa
Nella piometra a cervice chiusa, invece, il pus rimane intrappolato nell'utero. Non può uscire e si accumula dilatandolo progressivamente. Questa condizione aumenta il rischio di complicazioni come setticemia e peritonite.
Infatti, questa è la forma più pericolosa di piometra perché all'inizio i sintomi possono essere meno evidenti e anche perché non essendoci scolo visibile, le tossine batteriche vengono assorbite dal sangue in quantità maggiore.
Quali sono le cause della piometra nel cane
La piometra è legata al ciclo ormonale della cagna. Si verifica nelle settimane successive al calore, quando i livelli di progesterone sono elevati. Questo ormone ha la funzione di preparare l'utero all'eventuale gravidanza, ma purtroppo crea anche condizioni favorevoli per lo sviluppo di infezioni batteriche.
Quando il progesterone aumenta, l'utero subisce modificazioni: le ghiandole uterine producono più secreto (latte uterino), il sistema immunitario locale è meno efficiente, e i batteri che normalmente vivono nella vagina possono risalire e colonizzare l'utero.
Nel 90% dei casi, il principale responsabile è un batterio chiamato Escherichia coli, che normalmente vive nell'intestino: può risalire dal retto all'utero, facilitati dai cambiamenti ormonali.
La ricerca evidenzia come questi batteri siano responsabili della piometra siano spesso indistinguibili da quelli che colonizzano il tratto gastrointestinale dello stesso cane, suggerendo un possibile percorso di infezione dal retto all'utero.
Come capire se il cane ha la piometra
Si può sospettare che il cane sia affetto da piometra dalla presenza di secrezioni vaginali sanguinolente o purulente in coincidenza con il periodo che va dalla seconda all'ottava settimana successiva all'estro, ma anche da altri sintomi:
- aumento della sete (polidipsia) e conseguente aumento della minzione;
- letargia, depressione, abbattimento;
- inappetenza o rifiuto completo del cibo;
- febbre, anche se non sempre presente;
- addome ingrossato o teso, soprattutto nella forma a cervice chiusa;
- vomito, in alcuni casi;
- debolezza generale e rapido deterioramento delle condizioni;
- secrezioni purulente (nella forma aperta) gialle, rosse o marroni;
- leccamento incessante della zona genitale.
Possibili conseguenze della piometra
Canine Pyometra: A Short Review of Current Advances è un'importante pubblicazione scientifica del 2023 che evidenzia come questa patologia, caratterizzata dall'accumulo di essudato purulento nell'utero, rappresenti la malattia riproduttiva più diffusa tra i canini.
Non è il caso di allarmarsi eccessivamente, ma la piometra va considerata come un'emergenza veterinaria. Inizia con sintomi locali lievi ma può rapidamente evolvere in peritonite, sepsi e disfunzione multi-organo.
Se non trattata, può avere conseguenze serie: può diffondersi nel sangue causando setticemia o anche nella cavità addominale, provocando peritonite. Queste complicazioni possono portare a shock settico, , nei casi più gravi, al decesso dell'animale.
Nel dettaglio, le conseguenze possono essere:
- insufficienza renale: le tossine batteriche possono compromettere la funzionalità renale, causando difficoltà nella concentrazione delle urine e portando a tossicosi;
- peritonite settica: in caso di rottura dell'utero, il pus può fuoriuscire nell'addome, provocando una grave infezione peritoneale;
- setticemia ed endotossiemia: l'infezione può diffondersi nel sangue provocando uno stato tossico sistemico che può portare a shock e morte;
- complicazioni sistemiche: possono verificarsi danni epatici, diabete indotto e anemia a causa delle tossine e della cronicità dell'infezione;
- torsione uterina: l'utero dilatato può andare incontro a torsione, aggravando le condizioni dell'animale. Lo stesso potrebbe succedere se si dovesse rompere.
Come diagnosticare la piometra
Per confermare la diagnosi, si deve procedere con alcuni esami:
- esame fisico completo;
- esame del sangue completo: mostra un aumento dei globuli bianchi (leucocitosi) e possibili alterazioni della funzionalità renale; neutrofilia, anemia .. Questi esami aiutano a valutare lo stato generale dell’animale e il grado di intossicazione;
- ecografia addominale: l'esame più accurato per visualizzare l'utero ingrossato, pieno di liquido e alterazioni della parete uterina; l'esame è utile anche per individuare complicazioni come la rottura dell'utero;
- striscio vaginale: utile per analizzare le secrezioni vulvari e identificare batteri e globuli bianchi presenti nel pus;
- radiografia addominale: può essere utilizzata in assenza di ecografo, ma è meno accurata, soprattutto nei casi in cui l'utero non è molto ingrossato;
- eventualmente una radiografia addominale come supporto diagnostico.
Come curare la piometra nel cane
In alcuni casi selezionati è possibile trattare la piometra con la terapia medica, che consiste nell'utilizzo di prostaglandine (ormoni).
Le prostaglandine stimolano le contrazioni uterine e favoriscono l'espulsione del pus. Gli ormoni vanno utilizzati insieme agli antibiotici, da somministrare per tempi prolungati.
Questo trattamento è indicato solo in casi selezionati, come in cagne giovani di alto valore riproduttivo e c'è da considerare che comporta rischi di recidiva.
In altri, invece, è necessario intervenire con la chirurgia per asportare utero e ovaie. In questo modo, si rimuove direttamente l'origine dell'infezione.
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Più precisamente si tratta di un'ovarioisterectomia, ovvero di una sterilizzazione mediante asportazione chirurgica di ovaie ed utero, eseguita in emergenza. Questo intervento è risolutivo e previene recidive future; il cane potrà riprendersi dopo circa 2-3 giorni dall'intervento.
Findings and prognostic indicators of outcomes for bitches with pyometra, pubblicato nel 2022 sul Journal of the American Veterinary Medical Association. Questo studio fornisce dati sul tasso di sopravvivenza e sugli indicatori prognostici per le cagne con piometra trattate con ovarioisterectomia (OHE). I risultati mostrano un tasso di sopravvivenza del 97% (394/405) fino alla dimissione ospedaliera per le cagne.
FAQ: domande frequenti su questa patologia
La piometra nel cane porta con sé molti dubbi. Vediamo i più frequenti:
Come cambia la vita del cane dopo l'intervento chirurgico per piometra?
Dopo l'intervento e la convalescenza, il cane può tornare a una vita normale. Alcuni cambiamenti sono:
- non potrà più riprodursi, dato che ovaie e utero saranno stati rimossi;
- non avrà più cicli estrali (calori);
- alcune cagne possono avere una leggera tendenza all'aumento di peso, da gestire con una dieta adeguata e regolare attività fisica;
- non ci saranno più gli sbalzi ormonali legati al ciclo riproduttivo.
Quali sono gli accorgimenti da osservare durante il periodo di convalescenza?
Durante il recupero post-operatorio, è importante per il cane rispettare alcune restrizioni:
- niente attività fisica intensa per almeno 10-14 giorni;
- niente bagni o nuotate fino alla completa guarigione della ferita;
- evitare che lecchi o mordicchi la ferita chirurgica (potrebbe essere necessario un collare elisabettiano);
- passeggiate brevi al guinzaglio solo per i bisogni fisiologici nei primi giorni;
- seguire scrupolosamente la terapia antibiotica prescritta;
- monitorare la ferita quotidianamente per eventuali segni di infezione.
È possibile prevenire la piometra?
Sì, è possibile prevenire la piometra attraverso la sterilizzazione, meglio se dopo il primo calore. Una cagna sterilizzata non può sviluppare piometra perché vengono rimossi gli organi riproduttivi.
Se si decide di non sterilizzare, si dovrebbero osservare questi accorgimenti:
- fare visite veterinarie regolari, soprattutto dopo i calori;
- prestare attenzione ai cani anziani non sterilizzati, perché il rischio aumenta con l'età;
- monitorare attentamente eventuali cambiamenti nel comportamento o nell'aspetto fisico dopo il calore;
- rivolgersi subito al veterinario ai primi segni sospetti di piometra.