I cani possono mangiare il riso?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 06 Ottobre, 2022

Riso al Cane: si può?

Chiunque di abbia un cane (o più) sa quanto prezioso sia averlo al proprio fianco. Spesso, capita di pensare che i cani possano mangiare davvero qualsiasi cosa, sottovalutando i possibili effetti sulla salute dell'animale.

Oggi vogliamo concentrarci in particolar modo sul riso: questo alimento è salutare per il cane? Come prepararlo e qual è la quantità di riso da prediligere? Scopriamone di più!

Le proprietà del riso

Il riso è un alimento che può essere fornito al cane, ed è uno dei diversi cereali che si possono trovare negli alimenti industriali o nelle diete casalinghe formulate dai veterinari.

Infatti, una delle fonti di carboidrati più economiche, e per questo spesso utilizzata tanto dalle aziende mangimistiche, quanto dai veterinari nella formulazione.

Dunque, dare da mangiare il riso al cane può costituire un’alternativa alle crocchette all’interno di una formulazione casalinga. 

Inserendo il riso, infatti, è possibile garantire un’alimentazione variata per l'animale e limitare i costi dietetici: esso non deve, però, essere la fonte principale della sua alimentazione, ma parte di essa: il suo inserimento deve quindi essere effettuato da un medico veterinario nell’ambito di un’alimentazione casalinga completa.

Dunque, se questo alimento non contiene molecole con potenziale tossico per il cane, deve essere comunque essere abbinato ai giusti alimenti affinché il cane possa seguire una dieta sana e bilanciata. 

Inoltre, sempre d'accordo con il veterinario, il riso può costituire un’opzione per una dieta dimagrante in caso di sovrappeso o obesità.

Per bilanciare al meglio l’alimentazione del cane, è possibile anche utilizzare il riso soffiato con aggiunta di vitamine o ferro, che a volte si trova in commercio già accompagnato da verdure per una questione di praticità, se possibile per l’alimentazione formulata per il vostro cane.

Attenzione, però, a non condire il riso con il sale o con del parmigiano. Anche se questo alimento è utilizzabile, ciò non significa che si sta preparando un piatto di riso per una persona.

Pertanto, è importare non dare al cane gli avanzi del proprio riso condito, perché potrebbe contenere sostanze pericolose per l'animale, derivanti solitamente dai condimenti.

A volte il riso può, inoltre, (così come qualsiasi altro alimento) può provocare delle reazioni allergiche pericolose: anche se l'allergia al riso è piuttosto rara, deve essere evitato come alimento e come ingrediente degli alimenti industriali nei cani che ne soffrono.

Quanti grammi di riso possono mangiare i cani?

Come dicevamo, se il riso costituisce un’ottima opzione e una valida alternativa nella dieta per il proprio cane, non deve essere la base dell’alimentazione quotidiana.

La dose di riso da fornire ad un cane deve essere stabilita dal medico veterinario che formula la dieta per il proprio cane, in quanto deve essere valutata in base alle sue specifiche necessità.

Il riso è fondamentale nelle diete per i cani?

Il riso non è fondamentale nelle diete per i cani, né industriali, né casalinghe. Può infatti essere sostituito con altre fonti di amido (come grano, mais, patate, piselli).

Le fonti di amido possono inoltre non essere affatto presenti nelle diete per il cane: vista la sua capacità di produrre glucosio a partire da specifici amminoacidi, di provenienza proteica (tramite il processo metabolico detto gluconeogenesi), è possibile richiedere la formulazione di diete specifiche per il cane completamente prive di riso e di altre fonti di amido.

Come deve essere cotto il riso per il cane?

Il riso, ovviamente, deve essere somministrato cotto al proprio cane, pena la totale indigeribilità. Da ricordare che la soffiatura, tipica del riso soffiato, è essa stessa un’operazione di cottura: pertanto il riso soffiato non richiede una nuova cottura del riso (a differenza del normale riso bianco).

Come prepare il riso al cane

La cottura del riso deve essere completa, ossia deve essere raggiunto il massimo grado di gelatinizzazione dell’amido, che consente una digeribilità massima del riso.

Per questo motivo, la cottura deve essere completa; se al momento in cui viene scolato, la cottura risulta essere “al dente”, quindi il riso ancora troppo duro, meglio aspettare qualche minuto in più. Come regola generale, si può aspettare 2-3 minuti di cottura in più rispetto a quando lo cuociamo per noi.

Inoltre, è completamente inutile sciacquare il riso dopo la cottura: il passaggio in acqua fredda attiva un effetto chimico detto “retrogradazione dell’amido", che riduce la digeribilità del riso che ci siamo tanto impegnati (con la cottura) a raggiungere. 

Inoltre, differentemente da quanto si legge in giro, non “toglie l’amido”: un chicco di riso è costituito da circa l’80% l’amido, quindi la quasi totalità dell’amido è ancora lì, dentro al riso. Se non vogliamo dare l’amido al nostro cane c’è un solo modo: non fornire affatto il riso.

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a cura di Dr. Valerio Guiggi
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