Se si possiede un cane, potrà esser capitato di chiedersi quali siano le quantità ideali di cibo.
Cibo, infatti, significa energia: per compiere le proprie funzioni vitali, per giocare, per correre e per praticare qualsiasi altra attività. Ovviamente, non si tratta solo di quantità, ma anche di apportare i giusti nutrienti alla dieta del nostro fidato amico.
Ogni cane, però, è diverso (per grandezza, per razza, per abitudini e per molti altri fattori): come regolarsi, dunque?
Ecco una piccola guida su come orientarsi in merito ai fabbisogni energetici del proprio cane.
Il fabbisogno energetico nel cane: di cosa si tratta?
L’organismo del cane, così come quello dell’uomo, non utilizza tutta l’energia contenuta negli alimenti che assume: una parte di questa viene dispersa attraverso feci, urine e processi metabolici, come digestione, assorbimento e trasformazione dei nutrienti.
Nel campo della veterinaria, il valore energetico di un alimento viene infatti espresso in EM (energia metabolizzabile), che deriva dalla sottrazione dell’energia perduta da quella grezza (totale) dell’alimento.
Purtroppo, è molto difficile calcolare da soli, senza l’aiuto di un professionista competente, il fabbisogno energetico del proprio cane. Tuttavia, esistono delle formule e dei dati su cui basarsi, che possono rivelarsi molto utili per capire se la sua dieta sia corretta e adeguatamente bilanciata.
Tali rapporti sono anche molto preziosi quando si voglia fare dei confronti tra diversi tipi di mangimi, valutando le diverse marche presenti sul mercato e scegliendo quella più adatta al nostro amico a quattro zampe.
Come calcolare il fabbisogno energetico
Per chi se la sente di calcolare il fabbisogno energetico in modo autonomo, ecco delle linee guida e delle formule che possono guidarvi verso il risultato ottimale del fabbisogno energetico del vostro fedele amico.
Anzitutto, occorre tenere conto del tipo di nutriente (carboidrati, lipidi e proteine), a cui corrisponde un certo coefficiente di digeribilità nell’uomo; a questo, viene associato il “fattore di Atwater”.
Di conseguenza, è possibile avere il corrispettivo coefficiente di digeribilità per l’animale domestico, a cui viene associato il “fattore di Atwater” modificato. Sono i seguenti, per i macronutrienti:
- Carboidrati - (Coeff. Diger. Uomo: 96% - Fattore Atwater 4 kcal/giorno) / (Fattore Atwater modificato 3,5 kcal/giorno).
- Proteine - (Coeff. Diger. Uomo: 91% - Fattore Atwater 4 kcal/giorno) / (Fattore Atwater modificato 3,5 kcal/giorno).
- Lipidi - (Coeff. Diger. Uomo: 96% - Fattore Atwater 9 kcal/giorno) / (Fattore Atwater modificato 8,5 kcal/giorno).
In base al peso dell’animale, si può realizzare un calcolo - approssimativo - dei fabbisogni giornalieri del cane, calcolando l’EM (ricordiamo, energia metabolizzabile quotidiana), dove:
- Con un K di: 100 x (kg pv)^0,75 - risultato che tende a sottostimare l’EM oppure per cani sedentari
- Con un K di: 132 x (kg pv)^0,75 - risultato che stima la maggior parte delle EM dei cani
- Con un K di 160 x (kg pv)^0,75 - risultato che tende a sovrastimare l’EM oppure per cani con intensa attività fisica
Nelle formule appena citate, K sta per un coefficiente che indica l’attività del nostro amico a quattro zampe:
- 99/100 = cane inattivo o sedentario
- 130/132 = cane attivo
- 150/160 = cane molto attivo
Inoltre, occorre tenere presenti i momenti dello sviluppo del cane (svezzamento, crescita, gravidanza, lattazione), che a seconda della fase della sua vita, avrà bisogno di un diverso fabbisogno energetico che può essere stimato come:
- Post-svezzamento - Fabbisogno cane adulto x 2
- Al 40% del peso che avrà da adulto - Fabbisogno cane adulto x 1,6
- All’80% del peso da adulto - Fabbisogno cane adulto x 1,2
- Cagne termine gravidanza - Fabbisogno mantenimento x 1,25/1,5
- Cagne in lattazione - Fabbisogno mantenimento x 1,5-2,5 (dipendente dal numero di cuccioli).
Per pv si intende ‘peso vivo’ (ovvero il peso reale del cane in kg).
Queste formule ci aiutano a calcolare il fabbisogno calorico di mantenimento (energia consumata da un cane adulto, moderatamente attivo, con condizioni di salute ideali).
In generale, nel calcolo, sarebbe opportuno tenere presenti anche altri fattori; ecco perché, per un risultato ancora più accurato, bisogna considerare anche i seguenti coefficienti, con cui moltiplicare il risultato ottenuto.
Oltre al coefficiente K, già citato per l’attività fisica, vi sono altri “fattori k”, con numero progressivo, che ci danno maggiori indicazioni per calcolare l’EM.
Un coefficiente importante è, ad esempio, relativo alla razza. Tenete presente il seguente schema e il numero corrispondente, con cui moltiplicare il risultato precedentemente ottenuto:
- Razze nordiche (Labrador, Husky, Terranova, ecc.): 0,8
- Beagle, Cocker e cani che tendono all’ingrassamento: 0,9
- Levriero, Alano: 1,1
Un ulteriore coefficiente di moltiplicazione riguarda invece il fattore di attività:
- Letargico: 0,7
- Molto calmo: 0,8
- Calmo: 0,9
- Normale: 1,0
- Attivo: 1,1
- Molto attivo: 1,2
Una volta arrivati al risultato, occorre comunque tenere conto dei macronutrienti e dei micronutrienti di cui il vostro cane ha bisogno.
Anche per aiutarvi ad avere una guida su questi aspetti, ecco alcuni suggerimenti, tenendo conto delle linee guida generali raccomandate dall’associazione scientifica FEDIAF, aggiornate ogni anno e gratuitamente disponibili sul sito dell’associazione.
Macronutrienti
I macronutrienti sono quelle grandi categorie (carboidrati, proteine, lipidi, ecc.) indispensabili per il corretto funzionamento delle funzioni vitali di ogni organismo.
All’interno di un regime dietetico bilanciato, dunque, occorre che, in proporzione, essi non manchino mai. Come linee guida vengono tenute presenti le indicazioni FEDIAF.
Il fabbisogno di proteine minimo dei cani corrisponde a:
- Cane adulto (mantenimento): 18% s.s.
- Cane in accrescimento e riproduzione: 20-25% s.s.
Ugualmente, per i lipidi e per gli acidi grassi essenziali nel cane, vengono seguite queste indicazioni:
- Cane adulto (mantenimento): 5,5% di lipidi in s.s.
- Cane in accrescimento e riproduzione: 8,5% di lipidi in s.s.
Tuttavia, oltre a tenere presenti le quantità di macronutrienti da somministrare all’interno di una dieta variata, bisogna non dimenticare il giusto apporto di micronutrienti (principalmente vitamine e sali minerali) affinché il nostro cane goda sempre di ottima salute.
Micronutrienti
I micronutrienti sono quelle sostanze (indispensabili anche per l’uomo) per una dieta variata ed equilibrata, che non provochi scompensi nutrizionali nel cane.
Le indicazioni specifiche per i micronutrienti si possono reperire nelle sopracitate linee guida e devono essere rapportate al fabbisogno calorico stimato per il proprio cane o gatto. Conoscendo così gli apporti nutrizionali dei singoli ingredienti della dieta, è possibile verificare se le necessità nutrizionali dell’animale vengono coperte dalla dieta.
Come è possibile vedere dalle formule riportate, è difficile avere la sicurezza di non aver commesso errori nei calcoli: per questo motivo, il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un medico veterinario che possa controllare il corretto apporto di nutrienti nella dieta e, eventualmente, correggerla.