In caso di ictus, la vitamina E potrebbe contrastare la gravità dei danni cerebrali. Nuove speranze di cura all’orizzonte?
Ictus e sofferenza cerebrale: prevenire si può?
Circa 15 milioni di persone ogni anno nel mondo sono colpite da ictus, 5 milioni di queste sopravvivono portando con sé una disabilità cerebrale più o meno seria. L’ictus, infatti, priva di sangue e ossigeno il cervello, spesso compromettendo le funzioni cerebrali dei pazienti che superano l’attacco.
Sono varie le terapie per trattare le conseguenze dell’ictus. Ma prevenire, si può? La ricerca scientifica, negli ultimi anni, si è concentrata soprattutto sulla prevenzione, con risultati, a dire degli esperti, spesso “frustranti”.
I più promettenti sinora, sono stati raggiunti alla Ohio State University, Wexner Medical Center, dove sono stati scoperti gli effetti protettivi del Trocotrienol.
Vitamina E e arteriogenesi
Il Tocotrienol è un tipo di vitamina E che si trova in natura nell’olio di palma. Osservando le cavie, i ricercatori hanno scoperto che il Tocotrienol attiva, durante l’ictus, un aumento dell’afflusso di sangue proveniente dalla circolazione collaterale.
I ricercatori hanno poi scoperto che dieci settimane di trattamento a base di Tocotrienol hanno innescato un processo chiamato arteriogenesi, vale a dire un incremento del diametro delle arterie, in caso di necessità di maggiore ossigenazione.
Come può la vitamina E proteggere dall’ictus?
Stando ai dati osservati, il Tocotrienol rende più efficiente la circolazione collaterale e rende i vasi sanguigni capaci di allargarsi, se necessario, per aumentare la loro capacità di carico. Come può essere questo un fattore di protezione?
Il concetto è semplice: diciamo che, anche qualora delle ostruzioni occludessero il flusso principale, le ramificazioni collaterali dei vasi sanguigni permetterebbero di ossigenare i tessuti altrimenti colpiti, funzionando come delle vere e proprie deviazioni.
Il Tocotrienol potrebbe dunque prevenire i danni cerebrali durante gli attacchi. Ma anche potrebbe rappresentare un fattore di protezione preventivo, se assunto con regolarità.
La vitamina E cura l’ictus?
Secondo gli autori dello studio, è sperabile che in un vicino futuro sia così. Ma le ricerche sono ancora in corso, ed è incerto se un giorno la vitamina E possa diventare un trattamento comune per la prevenzione dell’ictus, così come l’aspirina oggi per i pazienti cardiaci.
Per il momento, possiamo solo aspettare gli ulteriori sviluppi della ricerca e tenere alta l’attenzione sul tema.