Un vaccino per combattere i tumori

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 08 Marzo, 2016

Un vaccino di nuova concezione, che i ricercatori sperano possa rivelarsi efficace per distruggere i tumori nei casi in cui tutti gli altri trattamenti abbiano fallito, è attualmente in fase di sperimentazione nel Regno Unito. I primi due partecipanti hanno già avuto la prima iniezione del farmaco, avvenuta presso l’Ospedale di Guy a Londra, e un totale di circa 30 pazienti stanno aspettando di prendere parte allo studio nel corso dei prossimi due anni.

Simile ai vaccini che ci proteggono da alcune infezioni, il trattamento tenta di reclutare il sistema immunitario del corpo per attaccare e distruggere specifiche entità, in questo caso le cellule tumorali. Normalmente, i vari componenti del sistema immunitario, che comprendono i globuli bianchi, come le cellule T, proteggono dal cancro uccidendo le cellule tumorali, anche se alcuni tumori sono in grado di eludere queste difese naturali.

Quando ciò si verifica e il cancro progredisce fino ad arrivare a uno stadio avanzato, il sistema immunitario è spesso soppresso. Numerosi fattori sono ritenuti responsabili di questo effetto, i quali vanno dalla capacità delle cellule tumorali di danneggiare le cellule del sistema immunitario, a una diminuzione della produzione di globuli bianchi quando il cancro si diffonde al midollo osseo.

In che modo funzionano i vaccini anti-cancro?

I vaccini, in genere, funzionano attraverso l’iniezione a un paziente di piccole quantità di antigeni, sostanze che sono in grado di suscitare una risposta immunitaria, che stimolano l’organismo a produrre anticorpi specializzati nella distruzione di quella particolare entità. La capacità di generare questi anticorpi viene mantenuta per un periodo di tempo, il che significa che il sistema immunitario può respingere casi futuri delle stesse malattie.

Di conseguenza, il nuovo vaccino attualmente testato è composto da piccoli frammenti di un enzima presente nelle cellule tumorali. Chiamata trascrizione inversa della telomerasi umana, questa regola la lunghezza degli elementi di protezione dei cromosomi, chiamati telomeri, consentendo alle cellule di dividersi continuamente. Gli scienziati sperano che questo stimolerà il sistema immunitario dei pazienti per la produzione di anticorpi che possono indirizzare questo enzima, facilitando così la distruzione delle cellule tumorali.

Per dare al processo un calcio d’inizio, il vaccino viene combinato a basse dosi di chemioterapia, al fine di uccidere alcune delle cellule tumorali e disinibire il sistema immunitario. Gli studiosi, che stanno dietro il processo, ritengono che il vaccino potrebbe rivelarsi valido per tutti i tipi di tumori solidi, e stanno testando la sua sicurezza ed efficacia in pazienti il cui tumore è stato diagnosticato già allo stato terminale.

Tra queste persone c’è Kelly Potter, 35 ani, alla quale è stato diagnosticato un cancro avanzato alla cervicale la scorsa estate, ma dice che la partecipazione allo studio ha cambiato la sua vita al meglio, aggiungendo che è fantastico far parte di qualcosa che potrebbe essere innovativo.

 

Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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