Unghia dell'alluce sollevata: cosa fare?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 13 Settembre, 2024

podologo visita paziente

Con un'unghia dell'alluce sollevata, quali sono i rimedi da mettere subito in atto per migliorare la situazione? Quali sono le cause alla base del distacco ungueale e perché alcune persone ne sono soggette? Ecco tutto quello che c'è da sapere.

I motivi dietro a un'unghia dell'alluce sollevata

Non è infrequente avere l'unghia dell'alluce sollevata, una condizione che si verifica quando l'unghia ha una crescita anomala, oppure quando si stacca dalla posizione originaria.

Le cause possono essere diverse, tuttavia è importante prestare attenzione a questa eventualità in quanto, oltre al dolore e al disagio estetico che può causare un'unghia sollevata, vi è il concreto rischio che si verifichino delle infezioni batteriche.

Quando l'unghia si solleva, infatti, può capitare sia che questa cresca penetrando nella porzione di cute sottostante (andando quindi a determinare l'insorgenza di dolore e di uno stato infiammatorio), sia che si verifichi un distacco, sia parziale che totale, in grado di arrecare notevole fastidio.

Nei casi meno gravi l'unghia dell'alluce sollevata è dovuta a traumi, alla tendenza a tagliare le unghie dei piedi troppo corte, alla stessa anatomia del piede oppure all'abitudine di usare scarpe eccessivamente strette. A volte le cause possono però includere anche vere e proprie patologie o infezioni.

Purtroppo qualora il distacco dell'unghia dell'alluce fosse totale (dovuto ad esempio a una condizione di onicolisi), possono volerci diversi mesi (fino a otto-dieci), prima che l'unghia ricresca completamente, a differenza delle unghie delle dita delle mani, che si riformano nel giro di cinque- sei mesi al massimo.


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Cos'è l'onicolisi, ovvero il distacco dell'unghia

Onicolisi è il nome che designa l'alterazione patologica a danno di una o più unghie, la quale determina il distacco della stessa dal letto ungueale. L'onicolisi può riguardare dapprima i bordi laterali dell'unghia, per poi estendersi al resto delle superfici e causarne la caduta.

L'onicolisi è una condizione in grado di provocare la caduta dell'unghia, la quale dapprima si solleva e in seguito si stacca. Sebbene possa verificarsi su tutte le unghie (comprese quelle delle mani), l'onicolisi è molto più frequente sull'alluce, probabilmente perché si tratta di una zona maggiormente esposta alla possibilità di traumi.

Prima di arrivare allo scollamento parziale o totale dell'unghia, l'onicolisi causa:

  • l'alterazione del colore delle unghie, le quali spesso assumono una tonalità giallastra o opaca;
  • il sollevamento della base dell'unghia;
  • l'unghia presenta rientranze e non è perfettamente liscia
  • la presenza di pelle più spessa al di sotto dell'unghia;
  • una superficie dell'unghia irregolare.

Inizialmente l'onicolisi non provoca dolore, ma solo un cambiamento nel colore e nella consistenza dell'unghia, che appare più opaca e può assumere sfumature giallo-verdastre. In seguito l'unghia inizia a sollevarsi dalla sua sede originaria e i bordi si fanno sempre più irregolari.

L'unghia assume la tipica conformazione "a grotta", ovvero prendono una forma concava, e comincia progressivamente a distaccarsi dal letto ungueale, senza tuttavia provocare dolore.

Quali sono le principali cause dell'onicolisi

L'onicolisi può essere causata da numerosi fattori, fra cui i più comuni includono:

  • infezione da Candida;
  • alterazioni a livello della circolazione sanguigna;
  • malattie autoimmuni;
  • reazioni avverse a determinati farmaci;
  • traumi di grave entità o numerosi microtraumi ripetuti;
  • iperidrosi;
  • psoriasi;
  • dermatite;
  • contatto con sostante irritanti;
  • fattori genetici predisponenti;
  • problemi nell'appoggio dei piedi.

Alluce senza unghia: cosa fare in questo caso?

L'alluce senza unghia, o con l'unghia parzialmente sollevata, non è solo un inconveniente estetico, ma può causare serie conseguenze ed esporre ad un maggior rischio di infezioni. Si viene infatti a creare uno spazio tra l'unghia e il letto sottostante, il quale favorisce l'accumulo di sporcizia e rende molto più facile l'ingresso di batteri e altri microrganismi.

Il trattamento dell'onicolisi varia a seconda della causa che l'ha determinata: se in alcuni casi il distacco guarisce da solo nel giro di qualche mese senza lasciare conseguenze, in altri invece è necessario procedere a ricostruire l'unghia. Se è presente un'infezione, inoltre, il medico prescriverà degli appositi farmaci.

In linea generale, è consigliabile recarsi dal podologo, il quale saprà consigliare come trattare l'unghia e indicherà i migliori modi per tenerla pulita e al riparo. L'obiettivo rimane quello di mantenere il letto ungueale il più asciutto possibile, e di permettere all'unghia di ricostruirsi senza alterazioni, o vi è il rischio che, oltre a dover ripristinare totalmente l'unghia, possano anche verificarsi delle modificazioni permanenti della sua struttura.

Tra le operazioni consigliate da mettere in atto qualora si sollevasse l'unghia dell'alluce, vi sono:

  • proteggere la zona dell’unghia. Pulire e disinfettare l'area dove si sta staccando l'unghia, poi avvolgere il dito in una garza sterile avendo cura di non comprimerlo;
  • evitare sfregamenti e l'utilizzo di scarpe strette;
  • non praticare attività fisiche che potrebbero causare traumi all'unghia;
  • se il sollevamento è parziale, tagliare la zona interessata dall'onicolisi in modo da evitare che l'unghia allentata faccia leva verso l'alto;
  • evitare di far entrare in contatto l'unghia che si sta staccando con l'acqua;
  • quando ci si appresta a svolgere le operazioni di pulizia sull'unghia, usare i guanti;
  • non coprire l'unghia tagliata;
  • non pulire in modo meccanico la zona sotto l'unghia, o vi è il rischio che quest'ultima possa staccarsi ulteriormente;
  • se il medico lo prescrive, applicare sull'area colpita dall'onicolisi dei prodotti ad azione antisettica, oppure assumere farmaci per via orale (solo su indicazione medica);
  • non tirare l'unghia: deve infatti arrivare a staccarsi da sola e senza dolore;
  • recarsi da un podologo, soprattutto se si notano delle complicazioni o se l'area inizia a provocare dolore.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Christian Raddato
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