Gli esperti affermano che i risultati siano promettenti, ma ancora molta cautela è necessaria e anche ulteriori ricerche per stabilire se il linfoma si ripresenterà nei soggetti curati col nuovo farmaco: gli effetti collaterali possono includere anche il rischio di morte.
Curare il linfoma non-Hodgkin nei pazienti terminali
Una compagnia farmaceutica privata ha sviluppato un farmaco sperimentale contro il linfoma che ha prodotto apparentemente risultati “straordinari”, con un terzo dei pazienti molto malati che non mostrano segni di malattia dopo un singolo trattamento.
Tuttavia, l’azienda, la Kite Pharma, ha avvertito che la sua versione della terapia cellulare CAT-T potrebbe avere ucciso 2 delle 101 persone che hanno fatto parte dello studio. I pazienti erano affetti da un linfoma non-Hodgkin e tutti gli altri trattamenti erano falliti. Normalmente, un paziente ammalato da tale patologia potrebbe avere un’aspettativa di vita di circa 6 mesi.
Quasi 9 mesi più tardi, più di un terzo delle persone trattate non ha mostrato alcun segno della malattia e più della metà era ancora viva.
Un farmaco per il linfoma non-Hodgkin
Il trattamento utilizza la terapia genica per indurre le cellule del sangue del paziente ad attaccare il cancro. In totale, ad un certo punto dello studio, l’82% dei pazienti si è visto ridurre il proprio tumore della metà o anche più. Un paziente, Dimas Padilla, 43 anni, di Orlando, ha seguito il trattamento che gli ha salvato la vita.
Gli era stato detto che il suo cancro stava peggiorando e che la cura che stava seguendo stava fallendo. “Stavo pensando: come faccio a dirlo a mia madre, a mia moglie, ai miei figli?’”, ha detto.
Nel mese di agosto, però, ha provato la terapia sperimentale CAR-T e, successivamente, vide i suoi tumori “sciogliersi come cubetti di ghiaccio“. Ora è in remissione completa. “Sono stati in grado di salvare la mia vita“, ha detto Padilla.
Il dottor Roy Herbst, esperto nei farmaci anti-cancro, capo presso la Yale Cancer Center, è stato preso alla sprovvista dal successo del trattamento. “Questo sembra straordinario ed estremamente incoraggiante“, ha detto.
Tuttavia, il dr. Herbst ha affermato che saranno necessari ulteriori studi per vedere se il beneficio del trattamento è duraturo o se il cancro del paziente si ripresenterà. “Questo trattamento lo vorrei avere a disposizione di tutti i pazienti“.
Martin Ledwick, capo infermiera del Cancer Research, ha anche espresso molta cautela. “Questi risultati sono promettenti e suggeriscono che le cellule CAR-T un giorno potrebbero diventare un’opzione di trattamento per i pazienti con alcuni tipi di linfoma. Abbiamo bisogno di sapere di più sugli effetti collaterali dei benefici del trattamento a lungo termine“.
Il dr. Fred Locke, esperto di cancro del sangue presso il Moffitt Cancer Center di Tampa, in Florida, che ha co-condotto lo studio ed era un consulente alla Kite, ha sottolineato che i pazienti coinvolti avevano avuto poche altre scelte, data la fase quasi terminale del loro cancro.
“I numeri sono fantastici“, ha sottolineato. “Si tratta di pazienti con un tumore a uno stadio troppo avanzato, che non avevano altre opzioni“. Il farmaco è stato sviluppato presso l’US National Cancer Institute e poi concesso in licenza alla Kite.
I risultati sono stati rilasciati dalla società e non sono stati pubblicati o recensiti da altri esperti. I risultati completi saranno presentati presso l’American Association for Cancer Research nella conferenza che si terrà nel mese di aprile. La società prevede di ottenere l’approvazione da parte della Food and Drug Administration per la fine di marzo e dall’Europa entro la fine dell’anno.
Gli esperti hanno avvertito che il Regno Unito potrebbe attendere altro tempo per tali nuovi trattamenti dopo la Brexit, dato che le aziende dovranno cercare l’approvazione della regolamentazione nei mercati più importanti.
Cos’è un linfoma?
Quando l’insieme dei tessuti che avrebbe la funzione di difesa dell’organismo, sia dalle malattie che dagli agenti esterni, si deteriora, si è di fronte a un linfoma, una malattia del sistema linfatico.
Sono molte le parti che compongono questo sistema molto complicato, tra cui: il midollo osseo, i linfonodi, il timo e la milza. È facile comprendere quindi che un tumore al sistema linfatico può diventare improvvisamente molto esteso.
I sintomi che potrebbero far sospettare la presenza di un linfoma sono:
- Sensazione di stanchezza;
- Ingrossamento generale dei linfonodi sparsi nel corpo;
- Sudorazione eccessiva, soprattutto di notte;
- Febbre oltre i 38°;
- Prurito diffuso in tutto il corpo;
- Dimagrimento improvviso di oltre il 10% del proprio peso corporeo nel giro di 6 mesi.
È bene, quindi, non sottovalutarli e rivolgersi quanto prima a uno specialista.