Un nuovo contraccettivo per gli uomini?

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 13 Febbraio, 2017

contraccettivo maschile: scopriamo il Vasagel

Attualmente, i metodi contraccettivi disponibili per l’uomo sono 2, preservativo, per catturare lo sperma, e vasectomia o sterilizzazione, intervento chirurgico che prevede la chiusura dei dotti deferenti che collegano i testicoli all’uretra, evitando che gli spermatozoi vadano a mischiarsi con lo sperma e, quindi, escludendo la possibilità di fertilizzazione della donna. È un intervento dagli effetti irreversibili.

Nei prossimi anni a questi due metodi, ormai ampiamente conosciuti, se ne potrebbe aggiungere un terzo: il Vasagel.

È il risultato di uno studio pubblicato su Basic and Clinical Andrology, condotto dalla società no-profit Fondazione Parsemus, che sviluppa ricerche mediche a basso costo, utilizzando prevalentemente raccolta di fondi o borse di studio.

Confronto tra vasectomia e Vasagel

Il gel in questione ha la stessa funzione della vasectomia: iniettato nei dotti deferenti ostacola il passaggio degli spermatozoi, proteggendo da gravidanze indesiderate.

Come la vasectomia, anche il Vasagel non costituisce un metodo efficace contro la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili. Attualmente, in commercio l’unico contraccettivo che svolge questa funzione rimane il preservativo.

A differenza della vasectomia, il Vasagel:

  • ha effetti duraturi nel tempo ma non di tipo permanente: basterebbe una seconda iniezione per annullare gli effetti della prima;
  • non prevedere un intervento chirurgico.

I risultati della ricerca sul nuovo contraccettivo maschile

Il Vasagel al momento è stato testato solo sui primari: i ricercatori hanno iniettato il gel a 16 scimmie adulte di sesso maschile, di cui 10 avevano già procreato in passato. Le scimmie sono rimaste per una settimana dall’iniezione del gel assieme a delle scimmie femmine. Sono stati registrati molti casi di accoppiamento durante il periodo di monitoraggio, ma nessuna delle scimmie femmine è rimasta gravida.

Si sono verificati solo in pochi casi di effetti collaterali, solo per una scimmia in forme più gravi, tanto da richiedere l’intervento chirurgico.

Qual è il passo successivo della ricerca?

Allan Pacey, docente di andrologia presso l’Università di Sheffield, ipotizza la possibilità di impiegare il Vasagel anche per gli uomini, ma a tale proposito risultano necessari dati certi e concreti.

È proprio su questa verifica di tale fattibilità che al momento sta lavorando la Fondazione Parsemus.

Altri metodi contraccettivi

Oltre i già citati, preservativo, vasectomia e Vasagel, potrebbe esserci un altro contraccettivo valido per l’uomo: il Risug (Inibizione Reversibile di Spermatozoi sotto la Guida), la cui sperimentazione in India ha subito dei forti rallentamenti per insufficienza di volontari.

Come il Vasagel, anche il Risug, prevede una sterilizzazione a lunga durata ma temporanea, limitandosi a bloccare il flusso degli spermatozoi, senza condizionare la vita sessuale dell’individuo.

Quali conclusioni?

A prescindere dal metodo adottato, l’eventuale individuazione di ulteriori contraccettivi consentirebbe di ridurre il numero di gravidanze indesiderate e i conseguenti aborti. Le ricerche si stanno concentrando soprattutto sulla sperimentazione di metodi reversibili.

Attualmente, una soluzione per ovviare agli effetti permanenti della vasectomia potrebbe essere quella di effettuare una preliminare donazione alla banca del seme.

Antonia de Gioia | Blogger
Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Antonia de Gioia | Blogger
Antonia de Gioia | Blogger
in Salute

138 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Donna che prende delle compresse in dubbio
Tachipirina® e alcol: ecco cosa succede se si assumono insieme

Tachipirina e alcol: una possibile interazione che preoccupa spesso. Ecco cosa succede se si assumono in concomitanza e i sintomi ai quali prestare attenzione.

Farmacista che controlla i farmaci
Tachidol®: a cosa serve, quando e come assumerlo

Tachidol®: a cosa serve, quando e quale posologia seguire? I medicinali sono utili ma vanno anche conosciuti per evitarne effetti collaterali e controindicazioni.