Attualmente, i metodi contraccettivi disponibili per l’uomo sono 2, preservativo, per catturare lo sperma, e vasectomia o sterilizzazione, intervento chirurgico che prevede la chiusura dei dotti deferenti che collegano i testicoli all’uretra, evitando che gli spermatozoi vadano a mischiarsi con lo sperma e, quindi, escludendo la possibilità di fertilizzazione della donna. È un intervento dagli effetti irreversibili.
Nei prossimi anni a questi due metodi, ormai ampiamente conosciuti, se ne potrebbe aggiungere un terzo: il Vasagel.
È il risultato di uno studio pubblicato su Basic and Clinical Andrology, condotto dalla società no-profit Fondazione Parsemus, che sviluppa ricerche mediche a basso costo, utilizzando prevalentemente raccolta di fondi o borse di studio.
Confronto tra vasectomia e Vasagel
Il gel in questione ha la stessa funzione della vasectomia: iniettato nei dotti deferenti ostacola il passaggio degli spermatozoi, proteggendo da gravidanze indesiderate.
Come la vasectomia, anche il Vasagel non costituisce un metodo efficace contro la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili. Attualmente, in commercio l’unico contraccettivo che svolge questa funzione rimane il preservativo.
A differenza della vasectomia, il Vasagel:
- ha effetti duraturi nel tempo ma non di tipo permanente: basterebbe una seconda iniezione per annullare gli effetti della prima;
- non prevedere un intervento chirurgico.
I risultati della ricerca sul nuovo contraccettivo maschile
Il Vasagel al momento è stato testato solo sui primari: i ricercatori hanno iniettato il gel a 16 scimmie adulte di sesso maschile, di cui 10 avevano già procreato in passato. Le scimmie sono rimaste per una settimana dall’iniezione del gel assieme a delle scimmie femmine. Sono stati registrati molti casi di accoppiamento durante il periodo di monitoraggio, ma nessuna delle scimmie femmine è rimasta gravida.
Si sono verificati solo in pochi casi di effetti collaterali, solo per una scimmia in forme più gravi, tanto da richiedere l’intervento chirurgico.
Qual è il passo successivo della ricerca?
Allan Pacey, docente di andrologia presso l’Università di Sheffield, ipotizza la possibilità di impiegare il Vasagel anche per gli uomini, ma a tale proposito risultano necessari dati certi e concreti.
È proprio su questa verifica di tale fattibilità che al momento sta lavorando la Fondazione Parsemus.
Altri metodi contraccettivi
Oltre i già citati, preservativo, vasectomia e Vasagel, potrebbe esserci un altro contraccettivo valido per l’uomo: il Risug (Inibizione Reversibile di Spermatozoi sotto la Guida), la cui sperimentazione in India ha subito dei forti rallentamenti per insufficienza di volontari.
Come il Vasagel, anche il Risug, prevede una sterilizzazione a lunga durata ma temporanea, limitandosi a bloccare il flusso degli spermatozoi, senza condizionare la vita sessuale dell’individuo.
Quali conclusioni?
A prescindere dal metodo adottato, l’eventuale individuazione di ulteriori contraccettivi consentirebbe di ridurre il numero di gravidanze indesiderate e i conseguenti aborti. Le ricerche si stanno concentrando soprattutto sulla sperimentazione di metodi reversibili.
Attualmente, una soluzione per ovviare agli effetti permanenti della vasectomia potrebbe essere quella di effettuare una preliminare donazione alla banca del seme.