Ubriachi di caldo: attenti alla salute!

Alessandra Lucivero

Ultimo aggiornamento – 05 Agosto, 2015

Le temperature di queste ultime settimane stanno mettendo a dura prova tutti gli italiani: umidità e caldo indeboliscono l’organismo, causando disturbi anche gravi. Anziani, bambini, pazienti con patologie croniche sono i primi a risentirne, costretti a stare a casa per evitare di avvertire malori.

Ma a quali rischi si va in contro?

Alzi la mano chi non ha sudato in questi giorni (notti comprese). Nessuno, di certo. Il sudore, normalmente, è importante per far sì che il corpo si raffreddi e la temperatura torni normale ma, a volte, non è sufficiente. Se l’umidità è troppo elevata, il sudore tende a non evaporare e la temperatura corporea a non scendere, provocando così disturbi di vario genere.

Eccone alcuni:

  • Crampi: sono sintomo di una carenza di sodio, causata dalla perdita eccessiva di liquidi. Spesso, sono accompagnati da cefalea, stanchezza e affaticamento. Cosa fare? Bere molto, mangiare verdure e frutta.
  • Pressione bassa: in estate l’ipotensione è un disturbo comune, che può provocare disagi, come svenimenti e debolezza. Questa condizione non è sfavorevole dal punto di vista cardiovascolare, ma è bene contrastarla bevendo molto e mangiando verdura per reintegrare i sali minerali.
  • Edema: si presenta come conseguenza della vasodilatazione periferica prolungata, quando si ha un ristagno di sangue nelle estremità inferiori. Il consiglio è quello di tenere le gambe sollevate di tanto in tanto per consentire il reflusso venoso. In alternativa, mettere le gambe a mollo, magari in mare.
  • Stress: il caldo genera stress e nervosismo, ve ne sarete accorti. In alcune persone, infatti, si manifestano: malessere generale, debolezza, nausea, cefalea, tachicardia, confusione, irritabilità. In questi casi, meglio stare a riposo per qualche giorno.
  • Colpo di calore: è una condizione grave, causata dalla mancata capacità di termoregolazione fisiologica dell’organismo. Si può presentare con iperventilazione, insufficienza renale, edema polmonare, aritmie, sino allo shock. È bene correre all’ospedale.
  • Congestione: è dovuta alle bevande ghiacciate che spesso sono bevute tutte d’un sorso quando si è surriscaldati. L’eccessivo afflusso di sangue all’addome può bloccare la digestione, provocando mal di stomaco e sudorazione.
  • Disidratazione: succede se si è ha una carenza di liquidi nell’organismo. Si possono avere debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte e ipotensione. Soluzione? Bere, bere moltissimo.

Ma non solo… il sole rende anche ubriachi!

Un’altra conseguenza del caldo è la debolezza e lo stordimento, che si possono fare sentire anche alla guida. Secondo recenti studi, promossi dalla casa automobilistica spagnola Seat, se ci si metti in auto con una temperatura di 35°C, si guiderà come se si fosse ubriachi.

Il caldo, infatti, debilita l’organismo e si traduce in tasso alcolemico di 0,5 grammi per litro di sangue.

Cosa fare, dunque? Se mettersi al volante col caldo è necessario, ricordatevi prima aprire le porte e fare uscire il caldo dall’abitacolo e solo dopo accendere l’aria condizionata. È bene anche regolare opportunamente il climatizzatore, per rinfrescare in maniera omogenea.

Se qualcuno sta già titubando, perché intollerante all’aria fredda, stia tranquillo. Basta non tenere le temperature esageratamente basse per evitare gli shock termici e i malanni, come contratture muscolari, cervicalgia e dolori al torace.

Ma ecco qualche altro consiglio per far sì che sia la salute a guidarvi in questa estate bollente!

Viaggio salute

 

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Scritto da Alessandra Lucivero

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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