Dr. Giuseppe Quarto: esperto urologo e andrologo. Specialista presso il reparto di urologia dell’Istituto Tumori di Napoli “Fondazione G.Pascale”.
Il tumore alla prostata è una forma di cancro grave che colpisce gli uomini, solitamente dopo i 40 anni.
In Italia, sono circa 328 mila i pazienti con il cancro e 7.380 decessi l’anno. Di qui, la necessità della prevenzione e della diagnosi precoce, per combattere la malattia prima che sia troppo tardi.
Abbiamo rivolto alcune domande al dr. Giuseppe Quarto, urologo e andrologo presso il reparto di urologia dell’Istituto Tumori di Napoli, per avere qualche consiglio di salute.
Il cancro alla prostata si può prevenire e in che modo?
Allo stato attuale, non esistono dei farmaci o delle sostanze che possono prevenire il tumore alla prostata, però, da studi clinici internazionali è emerso che un abuso di grassi insaturi può favorirne l’insorgenza. In ogni caso, c’è anche da dire che il tumore alla prostata è ben curabile, per cui una diagnosi precoce riesce a salvare la vita.
Ogni quanto tempo sottoporsi a un esame di screening preventivo e a che età eseguire il primo?
In genere, in assenza di particolari sintomi o disturbi, una volta all’anno va bene; la prima visita si consiglia intorno ai 45 anni, anche se ci sono patologie come la prostatite, che possono insorgere in giovane età.
I sintomi del tumore alla prostata quali sono?
Purtroppo, il tumore alla prostata, tranne in casi estremamente avanzati, non dà sintomi. L’unico campanello d’allarme è il PSA elevato.
Esistono dei fattori di rischio del tumore alla prostata?
Sì, esistono. In particolare, la familiarità e una dieta ricca di grassi insaturi.