Il tumore al cervello è una patologia che consiste nela crescita anomala di cellule del tessuto cerebrale. Quali sono i sintomi per riconoscerne la comparsa e come si effettua la diagnosi? Si può curare e se sì, quali sono le chances di guarigione? Ecco cosa sapere sulla neoplasia cerebrale.
Tumore al cervello: cos'è e come si riconosce
Il tumore al cervello, che può essere sia benigno che maligno, è una forma neoplastica abbastanza rara che consiste in uno sviluppo anomalo e incontrollato di cellule cerebrali.
Esso può colpire diverse parti del cervello (cervelletto, sistema nervoso, meningi) e, seppur sia meno comune rispetto ad altre patologie (rappresenta infatti l'1,6% di tutti i tumori), la percentuale di sopravvivenza è ancora piuttosto bassa e pari al 25%.
Esistono numerose tipologie di tumori al cervello, fra cui anche quelle che, pur originandosi all'interno dell'organo, hanno una provenienza legata ad altre aree del corpo.
La distinzione base comprende infatti i tumori cerebrali primitivi (ovvero quelli che si originano primariamente nel sistema nervoso centrale) e quelli secondari o metastasi, che si sviluppano inizialmente in altri organi (come i polmoni o il seno) per poi diffondersi nel tessuto nervoso.
Le forme neoplastiche più diffuse comprendono:
- i gliomi, che costituiscono circa il 40% di tutti i tumori al cervello. Essi si sviluppano nelle cellule gliali, le quali svolgono funzioni fondamentali per l'intero organismo;
- i medulloblastomi, che hanno una maggior incidenza durante l'infanzia e l'adolescenza rispetto ad altre fasce d’età;
- i meningiomi, più comuni negli individui di sesso maschile e nella popolazione asiatica;
- i neurinomi, che nascono nelle cellule di Schwann e che sono benigni;
- i craniofaringiomi, che sono benigni;
- i linfomi primitivi, ovvero tumori derivanti dai linfociti che sono particolarmente frequenti nei soggetti affetti da immunodepressione;
Il cancro al cervello può produrre un'ampia varietà di sintomi e per questo motivo può non essere semplice riconoscerlo. Esso, infatti, a seconda di dov'è localizzato e delle sue dimensioni, può compromettere una funzione specifica dei neuroni, così da presentarsi in modi differenziati.
In linea generale, i sintomi iniziali del tumore al cervello possono includere mal di testa (molto forte e invalidante), nausea e vomito senza apparente causa, problemi alla vista, perdita di sensibilità ad un arto, difficoltà a mantenere l'equilibrio, confusione mentale, problemi nel campo del linguaggio, udito compromesso.
Si tratta, in alcuni casi, di sintomi molto aspecifici, per cui è importante affidarsi sempre ad uno specialista e consultarsi con il proprio medico in caso compaiano improvvisamente.
Sintomi del tumore al cervello
Vista l'ampia varietà delle sue manifestazioni, come capire se si ha un tumore al cervello? Rimane ovvio che si tratti sempre di un percorso diagnostico da far condurre al medico specialista - anche se, sebbene sia abbastanza raro, rimane una neoplasia difficile da riconoscere (e, quindi, da trattare) per tempo.
In linea generale, un tumore benigno al cervello si contraddistingue per un ritmo di crescita molto più lento rispetto a uno maligno, e provoca una sintomatologia lieve e poco riconoscibile.
Uno dei sintomi principali di questa patologia è rappresentato comunque dal mal di testa, il quale insorge a causa della spinta esercitata dalla massa tumorale in accrescimento (pressione intracranica). La cefalea da tumore solitamente si caratterizza per intensità e frequenza; infatti resiste all'azione dei farmaci e tende ad accentuarsi quando la persona si sdraia, oltre ad essere più invalidante al mattino.
Altre manifestazioni tipiche possono includere:
- problemi alla vista (visione offuscata, visione doppia, perdita di visione periferica,...);
- nausea e vomito;
- crisi di epilessia;
- convulsioni;
- problemi di udito;
- confusione mentale, la quale si verifica a causa della pressione all'interno del cranio che determina un deterioramento delle capacità intellettive;
- difficoltà motorie (in particolare per ciò che riguarda l'equilibrio);
- perdita di sensibilità a un arto;
- formicolii;
- tremori;
- paralisi facciale;
- disfagia e disturbi della deglutizione;
- modificazioni della personalità e comportamenti anomali;
- difficoltà nel parlare;
- sonnolenza anomala e letargia;
- febbre intermittente;
- debolezza, malessere e affaticabilità;
- sintomi maggiori del tumore al cervello possono includere anche il coma;
I modi con cui si manifesta il tumore al cervello sono molto vari e dipendono da numerose variabili. I sintomi del tumore al cervelletto, ad esempio, comprendono difficoltà a mantenere l'equilibrio e nella coordinazaione dei movimenti, cefalee, nausea e vomito, mentre le neoplasie che colpiscono l'ipotalamo provocano alterazioni nella percezione del freddo e del caldo.
Tumore al cervello: quali cause?
Non sono state ancora accertate cause specifiche che possono determinare la comparsa del tumore al cervello, ad esclusione dell'esposizione alle radiazioni. Si è notato, infatti, che un alto dosaggio di radiazioni può provocare la comparsa di cellule cancerogene, inoltre è probabile che la patologia abbia anche una certa ereditarietà famigliare.
Altre malattie di tipo genetico che possono aumentare la percentuale di rischio sono la sclerosi tuberosa, la sindrome di Li Fraumeni, la sindrome di Von Hippel-Lindau e la neurofibromatosi di tipo 1 e di tipo 2.
Come si effettua la diagnosi di tumore cerebrale
Qualora il medico sospetti un probabile tumore al cervello, si procede ad eseguire un esame neurologico completo per valutare la situazione cognitiva e motoria; poi, si eseguono una serie di esami come la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (considerata la più utile per valutare la presenza della malattia) e la tomografia a emissione di positroni (PET) e un'eventuale radiografia per ricercare neoplasie a livello dei polmoni.
Per determinare la tipologia di tumore e il suo avanzamento, si esegue poi la biopsia, la quale consiste nel prelievo di una minuscola porzione di tessuto che verrà poi analizzato al fine di identificare le cellule dalle quali ha avuto origine la neoplasia. Un esame che serve per scoprire se la malattia si è estesa ad altre aree del cervello è, infine, la puntura lombare, la quale consiste nel prelievo di una piccola quantità di liquor.
Trattamento del tumore al cervello
Purtroppo il tumore al cervello rappresenta una delle neoplasie con la percentuale più bassa di sopravvivenza. In genere il trattamento prevede l'esecuzione di un intervento chirurgico volto ad asportare la massa tumorale, mentre in molti casi anche solo per effettuare l'esame istologico occorre eseguire un'operazione di neurochirurgia.
Occorre tenere presente che gli interventi a scatola cranica chiusa possono essere effettuati solo in presenza di poche masse e di piccole dimensioni, tuttavia negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo a punto delle tecniche di imaging cerebrale che permettono di determinare la posizione della neoplasia con un uno speciale casco stereotassico, il quale permette di distruggere le cellule cancerose senza dover aprire la scatola cranica.
Tra le armi a disposizione per combattere il tumore al cervello vi è, poi, la radioterapia, la quale è utile per ridurre il rischio che la malattia si ripresenti o per trattare una massa che non si può operare, mentre la prontoterapia è una tecnica di ultima generazione che consente di controllare l'area irrorata dalla radiazione con maggior precisione.
Infine, vi è la chemioterapia, i cui risultati sono stati tuttavia spesso messi in discussione, sebbene con nuovi farmaci a disposizione (come il temozolomide), sembra che essa risulti più efficace.
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo a punto strategie sempre più innovative e precise per combattere la malattia, come ad esempio le cosiddette terapie a bersaglio molecolare, le quali prevedono l'assunzione di farmaci inibitori della crescita tumorale, oppure le analisi molecolari, che consentono di avere informazioni più precise e attendibili sulla malattia.
Per quanto riguarda il trattamento dei gliomi, soprattutto quelli di IV grado, sono stati ottenuti risultati incoraggianti utilizzando l'immunoterapia, ovvero adottando specifiche cellule del sistema immunitario che vengono attivate per combattere il tumore.