In questi giorni, è stata illustrata la rivoluzionaria scoperta di un nuovo farmaco, che è in grado di disciogliere il tumore ai polmoni senza l’ausilio della chemioterapia e che è appena stato sperimentato in Australia, con esito positivo.
Qual è questo nuovo farmaco?
Si tratta del farmaco ‘Keytruda’, peraltro già utilizzato per la cura del melanoma (cancro della pelle preminentemente derivante dalla prolungata o non protetta esposizione ai raggi solari).
Il farmaco, appena testato, consentirà ai pazienti affetti di tumore ai polmoni di vivere meglio e più a lungo, senza dover ricorrere alla cura chemioterapica che, come è noto, ha effetti devastanti sull’intero organismo.
L’oncologa Rina Hui ha assicurato l’efficacia del farmaco alla presentazione dei risultati dei test effettuati presso il Westmead Hospital di Sidney.
Come agisce il farmaco Keytruda?
Il farmaco contro il tumore ai polmoni ‘Keytruda’ contiente il principio attivo ‘pembrolizumab’, che dissolve le cellule tumorali presenti nei polmoni “letteralmente“, ha affermato Hui, che ha così proseguito nella sua esposizione dei risultati: “possiamo segnare una svolta nel modo di curare il tumore ai polmoni, il più letale al mondo, tra le neoplasie; c’è davvero una nuova e concreta speranza per i pazienti affetti da questo temibile morbo“.
La sperimentazione è parte di uno studio globale sul tumore ai polmoni e il nuovo farmaco, in 12 mesi di test, ha interrotto il diffondersi del tumore in circa la metà dei pazienti che si sono sottoposti al trattamento, risultando tre volte più efficace rispetto al trattamento chemioterapico.
Su quali tipologie di pazienti è stato condotto lo studio?
La ricerca ha coinvolto pazienti che avevano un tumore in stadio avanzato, ovvero diffuso al di fuori dei polmoni, e che presentavano alti livelli di un marker specifico che segnala le cellule tumorali che si fingono cellule sane.
Il farmaco Keytruda è stato in grado di smascherare queste cellule camaleontiche, permettendo al sistema immunitario di trovare e contrastare le cellule cancerose.
“Questo farmaco ha evidenziato come, nei pazienti affetti da cancro ai polmoni allo stadio quattro e aventi un marker specifico, l’aspettativa di vivere oltre 12 mesi si innalzi del 70%, senza doversi sottoporre alla chemio“, ha spiegato Hui; “di solito il paziente affetto da tumore ai polmoni viene curato con trattamento chemioterapico, ma anche se la terapia funziona, non perdura nel tempo, mentre il Keytruda permette ai pazienti che ne fanno uso di beneficiare dei suoi positivi effetti per molto a lungo“.