Papa Francesco è ricoverato da giorni per una polmonite bilaterale evoluta da una bronchite, ma l’ultimo bollettino medico ha confermato il peggioramento del quadro clinico: l'infezione polimicrobica si è sviluppata su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, complicando il trattamento.
Per questo motivo, il Papa è stato sottoposto a una terapia cortisonica e antibiotica per gestire l’infezione e i sintomi respiratori.
Ma vediamo, nel dettaglio, in cosa consiste questo disturbo.
Polmonite bilaterale: i sintomi
La polmonite bilaterale è una condizione che va ad infiammare il tessuto interstiziale di entrambi i polmoni – ovvero dove ci sono gli alveoli, piccoli tubicini che trasportano l’aria inalata ai polmoni – causando un aumento di liquido che va a complicare la respirazione e lo scambio tra aria e sangue.
I sintomi della polmonite possono sopraggiungere all'improvviso, nell'arco di 24/48 ore, oppure presentarsi più lentamente nel corso dei giorni.
Questi possono essere:
- febbre;
- perdita di appetito;
- battito del cuore accelerato;
- tosse;
- sudorazione e brividi;
- dolore al petto (che peggiorano con la respirazione e per lo sforzo di tossire).
Una sintomatologia più rara, ma comunque verificabile, è l’emottisi – ovvero l’emissione di sangue nella tosse.
Le complicazioni della polmonite bilaterale possono essere:
- ascesso polmonare: si può trovare in persone con altre gravi condizioni o con storia di alcolismo;
- pleurite: avviene quando si infiamma la pleura (la membrana che riveste il polmone e la parete interna del torace);
- setticemia: si verifica quando i batteri responsabili della polmonite riescono a passare nel sangue, causando un'infezione grave generalizzata a tutto l'organismo.
La diagnosi della polmonite bilaterale
Solitamente, per diagnosticare la polmonite bilaterale, si utilizzano esami strumentali come:
- ecografia toracica;
- radiografia del torace;
- tac.
In molti casi, può anche solo bastare la valutazione completa dei sintomi del paziente e la visita con auscultazione – e non sempre sono necessari esami del sangue.
Le cause e la terapia della polmonite bilaterale
La polmonite bilaterale può facilmente insorgere in neonati, anziani, fumatori e persone con asma, fibrosi cistica e malattie cardiache, renali o epatiche.
Si tratta di un disturbo infettivo causato da diversi agenti patogeni – ma il batterio più comune è lo Streptococcus pneumoniae, conosciuto anche come Pneumococco (ma ci sono anche l'Haemophilus influenzae, lo Staphylococcus aureus e la Legionella pneumophila).
Il trattamento più indicato per questo tipo di polmoniti la terapia con antibiotici prescritti dal medico (se il disturbo non è grave, si può anche curare in casa sotto il controllo del medico di base).
Il ricovero ospedaliero, invece, può essere consigliabile per le persone considerate a rischio, dal momento che la polmonite potrebbe portare a gravi complicazioni.