Regolarità intestinale o stitichezza? I segreti per stare bene

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 20 Luglio, 2016

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Ogni quanto si va, quanto tempo ci vuole, come si sta seduti sul water… Le nostre abitudini in bagno sono indicative del nostro stato di salute. Per questo, la regolarità intestinale è uno dei temi che più preoccupa le persone, ma è spesso influenzato da pregiudizi e falsi miti.

Leggiamo il parere di numerosi gastroenterologi che ci hanno aiutato a sfatare alcune idee sbagliate.

Ecco le cose più importanti da tenere a mente.

Cosa accade in bagno

  1. Non esiste una regola che dice che dovete andare in bagno una volta al giorno. La frequenza varia tra le persone sane. La maggior parte va una o due volte al giorno, ma vi è anche chi può stare due o tre giorni senza sentirne il bisogno. La frequenza è, spesso, influenzata da ciò che mangiamo, come una dieta più o meno ricca di fibre. Se non vi sono altri sintomi, quali dolore allo stomaco o difficoltà ad arrivare in tempo, non c’è motivo si preoccuparsi.
  1. La regolarità è positiva. Se andate tutti i giorni e alla stessa ora, allora avete un sistema digestivo perfettamente sano. I momenti più comuni sono al mattino, dopo la colazione, in quanto il cibo ha avuto tutta la notte per essere processato, e la sera, quando si torna a casa dal lavoro e ci si può finalmente rilassare. Ma se non è così non vi allarmate: è importante trovare il momento in cui ci si sente più tranquilli. Ricordate che la posizione verticale e il movimento aiutano.
  1. Andare subito dopo i pasti non è sintomo di problemi. Anche se non è una situazione ideale, se dovete pranzare o cenare con un bagno “a portata di mano” non dovete preoccuparsi. È come se in vostro apparato intestinale non fosse mai cresciuto, infatti è una situazione comune nei bambini. Ciò che si elimina in questi casi non è il cibo appena ingerito, quindi si continuano ad assorbire le sostanze nutritive. Preoccupatevi solo se le vostre feci galleggiano o hanno un odore particolarmente cattivo: potrebbe essere il segnale che non assorbite bene i grassi e fareste bene a consultare un gastroenterologo.
  1. Il caffè aiuta. Niente di più vero: la caffeina stimola l’intestino e ne favorisce la peristalsi intestinale, che spinge le feci verso l’intestino retto.
  1. Durante il ciclo mestruale si va in bagno più spesso. Sembra sia dovuto al fatto che durante il ciclo aumentano i livelli di prostaglandine, ormoni che spongono l’utero a contrarsi, e possono influenzare anche le contrazioni dell’intestino.
  1. La tecnica conta. La scienza ha dimostrato che la posizione più efficace per andare in bagno non è l’angolo di 90 gradi che si forma da seduti su un classico wc, bensì un angolo di 45 gradi che si ottiene quando ci si si accovaccia. Si richiama al tempo dei nostri antenati, quando i gabinetti non esistevano e tutti dovevano accovacciarsi per andare in bagno. Questa posizione sembra favorire maggiormente l’uscita delle feci.
  1. Stitichezza in vacanza. Uno studio ha stimato che il 40% delle persone soffre di stitichezza in vacanza. Ciò sembra dovuto a un insieme di fattori. Per citarne solo alcuni, pensate che la pressione atmosferica all’interno di un aereo è diversa rispetto alla pressione esterna, e questo disidrata il nostro corpo e il nostro intestino. La disidratazione, inoltre, aumenta in spiaggia o durante visite turistiche, quando ci si dimentica di bere acqua. In questi periodi poi mangiamo di più (forse fritti e grassi). Se invece si viaggia per lavoro, il cambio di fascia oraria e di ambiente rende il nostro intestino un po’ più timido.
  1. Prendetevi il tempo necessario. Se ci vogliono 5 minuti bene, ma se ce ne vogliono 20 non abbiate fretta. Il colon sente quando è vuoto, e cercare di ridurne i tempi potrebbe alterare i vostri ritmi e di conseguenza il vostro benessere.

Ricordate che un’alimentazione sana e un regolare esercizio fisico, uniti a una buona idratazione, aiuteranno il vostro intestino, quindi la vostra regolarità e il vostro benessere!

 

 

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Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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