Tosse e difficoltà di deglutizione rappresentano un disagio a tavola: ecco le possibili cause

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

tosse e deglutizione

Curatore scientifico: dr. Enrico Tempèra, specialista in gastroenterologia.


Sono oltre 3 milioni le persone in Italia che soffrono di problemi di deglutizione durante i pasti, senza aver mai ricevuto una diagnosi certa. E se si trattasse di disfagia?

Secondo gli esperti, questa problematica è sottovalutata da tantissimi individui che, nonostante riscontrino problemi di deglutizione associati a continui colpi di tosse durante i pasti, faticano a diagnosticare il fastidioso disturbo. Eppure, conoscere e riconoscere la difficoltà a deglutire correttamente è il primo passo per tornare a godersi pranzi e cene in compagnia, senza dover necessariamente rinunciare a un pasto salutare, scegliendo cibi per nulla ricchi di nutrienti, pur di scongiurare i colpi di tosse a ogni tentativo di deglutire.

Infatti, per la disfagia esiste una soluzione. Basta riconoscerla e individuarne le cause. Vediamo insieme quali sono i campanelli di allarme del disturbo e le cause a cui è più spesso associato.

I campanelli di allarme per riconoscere la disfagia

Colpi di tosse e difficoltà di deglutizione rappresentano i sintomi più comuni per chi ne soffre. Esistono però numerosi campanelli d’allarme che potrebbero aiutare a diagnosticare la condizione che, nel caso in cui venisse sottovalutata, potrebbe portare a complicazioni più serie.

Ecco, dunque, 7 sintomi della disfagia:

  1. Fuoriuscita di liquido o cibo dal naso, in maniera del tutto inaspettata, mentre si mangia.
  2. Aumento della temperatura corporea, senza che vi sia una causa chiara della febbre.
  3. Cambiamento nel tono di voce che, dopo aver deglutito, diviene velata e gorgogliante.
  4. Manifestazioni ricorrenti di patologie legate al sistema respiratorio, come faringite, tracheite, bronchite o, nei casi più gravi, polmonite.
  5. Sensazione di fastidio alla gola che si manifesta, spesso, con un persistente senso di soffocamento, una ostruzione.
  6. Aumento repentino della salivazione, soprattutto mentre si mangia.
  7. Presenza di catarro difficile da eliminare.

Nel caso in cui tali sintomi si presentassero in maniera ricorrente, la probabilità che si soffra di disfagia è molto alta. L’allarmismo, però, non sarà un buon alleato nell’alleviare le manifestazioni del disturbo.

Per arrivare a una soluzione è, infatti, necessario comprendere le cause che determinano il fastidio. Conquistato questo obiettivo, i rimedi potrebbero essere a portata di mano.

Difficoltà a deglutire: comprendere le cause per giungere a un rimedio

Le cause legate alla disfagia non sono certo riconducibili a un unico disturbo o a una sola patologia.

Nei casi più gravi, è collegata a patologie o a danni legati al sistema nervoso. A volte, invece, l’origine è da ricercarsi nella presenza di spasmi dei muscoli dell’esofago o, ancora, a condizioni che vanno a ostruire l’esofago stesso, causandone un restringimento.

Di disfagia, non dimentichiamolo, si può soffrire anche in modo temporaneo. Non sono rari, i casi in cui si assiste a una difficoltà a deglutire a seguito d’interventi ai denti, alla bocca o, più in generale, al cavo orale.

Che fare per stare meglio?

Partiamo dai “divieti”: mai accontentarsi di cibi tritati e alimenti per l’infanzia, inadatti alle esigenze degli adulti e degli anziani. Di contro, mai azzardare alimenti a doppia consistenza, friabili, poco compatti, secchi o croccanti, soprattutto se mangiati velocemente.

Questi piccoli accorgimenti non obbligano di certo a una dieta priva di gusto e di sapore. Esistono, infatti, numerosi pasti – semplici e rapidi da preparare! – che rappresentano una valida alternativa a un pranzo o una cena completi e bilanciati, perfetti per soddisfare tutte le esigenze nutrizionali.

Anche per facilitare l’assunzione di liquidi esiste una soluzione per spergiurare i rischi di disidratazione molto frequenti negli anziani. In commercio, è possibile trovare numerose bevande gelificate o addensanti in polvere da aggiungere ad alimenti liquidi o semi-densi, senza modificarne colore e sapore.

Un’ultima cosa. Attenzione alla postura, fondamentale durante i pasti. Schiena dritta e avambracci appoggiati aiuteranno chi soffre di disfagia a deglutire con tranquillità.

Affrontare il problema significa migliorare la qualità della vita di chi, soprattutto se anziano, soffre di disturbi ben più gravi. Perché non fare un tentativo?

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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