Toradol®: cos'è e a cosa serve

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 18 Giugno, 2024

Farmacista e cliente durante l'acquisto di un farmaco

Che cos'è Toradol® e in quali ambiti viene prescritto? Quali sono le modalità di assunzione di questo farmaco e i suoi eventuali effetti collaterali

Ecco cosa sapere.

Che cos'è il Toradol® e quando viene prescritto?

Toradol®, o Tora-Dol®, è il nome commerciale di un medicinale a base di ketorolac trometamina che viene comunemente prescritto per il trattamento del dolore

Il principio attivo di questo farmaco, infatti, appartiene alla categoria dei FANS, ovvero degli antinfiammatori non steroidei.

Solitamente il medicamento a base di Toradol® viene somministrato nella gestione del dolore post-operatorio, tuttavia può capitare che esso venga prescritto dal medico in modalità "off label", ovvero con un utilizzo diverso rispetto a quello post chirurgico; tale farmaco, infatti, viene proposto come antidolorifico in tutti quei casi in cui non si vogliono utilizzare gli oppiacei.

A differenza di quest'ultima categoria di farmaci, il Toradol®, pur esercitando un'intensa azione antinfiammatoria e antidolorifica, ha il vantaggio di essere meglio tollerato dall'organismo (con una ridotta incidenza di effetti collaterali quali la nausea, la stitichezza e il vomito) e di non dare luogo al rischio di assuefazione.


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Il Toradol® è un potente antidolorifico e analgesico, sebbene esattamente come altri FANS, esso sia utile anche per abbassare la febbre

Per acquistarlo bisogna essere in possesso della ricetta medica e in alcuni casi il medicinale può essere mutuabile. In ogni caso è essenziale rispettare le indicazioni del proprio medico e non utilizzare Toradol® più di quanto prescritto.

Il limite temporale del trattamento con questo farmaco è pari a cinque giorni (che scende a due nel caso di iniezioni sottocutanee): dopodiché, Toradol® dà luogo a possibili effetti collaterali come, ad esempio i danni all'apparato gastrointestinale.

Posologia del medicinale Toradol®

Toradol® è un farmaco che si trova comunemente in commercio sotto forme diverse:

  • gocce: il Toradol® in gocce fa effetto in modo meno rapido rispetto a quando il farmaco viene iniettato, tuttavia solitamente nel giro di venti- sessanta minuti esso comincia ad esercitare la sua azione analgesica;
  • fiale: le fiale di Toradol® vengono utilizzate per praticare delle punture, le quali hanno il vantaggio di offrire un sollievo quasi immediato; 
  • compresse.

Il dosaggio viene accuratamente studiato dal medico, il quale presterà attenzione a somministrare la dose minima necessaria per il superamento del dolore.

Per quanto riguarda la posologia del medicinale, essa prevede le seguenti modalità di assunzione:

  • compresse da 10 mg: una compressa ogni 4-6 ore fino a un massimo di 40 mg (4 compresse) al giorno;
  • fiale: le punture di Toradol® da 10- 30 mg possono essere effettuate ogni 4-6 ore fino a un massimo di 90 mg al giorno, sempre prestando attenzione a somministrare la dose minima necessaria; 
  • gocce da 10 mg: 10 mg (pari a 10 gocce di soluzione) ogni 4-6 ore fino ad un massimo di 40 mg al giorno (10 gocce per quattro volte nell'arco delle 24 ore).

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Quando questo farmaco si assume per il trattamento del dolore è fondamentale tenere presente che il suo utilizzo è controindicato nei soggetti con età inferiore ai 16 anni e che pazienti con un peso inferiore a 50 kg dovranno assumere una dose proporzionata alla loro corporatura.

È altrettanto essenziale ricordare che, se si passa da una terapia a base di iniezioni e a una orale, non si deve superare la dose massima consentita dal proprio medico.

Effetti collaterali del Toradol®

Rispetto ad altri FANS comunemente usati per il trattamento del dolore, il ketorolac, ovvero il principio attivo contenuto nel Toradol®, è più aggressivo per l'apparato gastrointestinale. Per questo motivo si consiglia di non abusarne e di rispettare l'indicazione massima pari a cinque giorni (due in caso di cura a base di iniezioni).

I rischi sono più elevati per i pazienti con più di 75 anni e comprendono:

  • ulcere peptiche;
  • perforazione dello stomaco o dell'intestino;
  • insufficienza renale o epatica;
  • problemi cardiovascolari;
  • estrema stanchezza e sonnolenza;
  • aumento di sanguinamento (soprattutto se si è appena stati sottoposti a un intervento chirurgico).

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Altri effetti collaterali legati all'assunzione di ketorolac sono:

  • modificazioni del transito intestinale, con stitichezza o diarrea;
  • capogiri;
  • nausea e vomito;
  • mal di testa;
  • sensazione di avere lo stomaco pieno;
  • iper-sudorazione.

Qualora si fosse in presenza di uno o più di questi sintomi è necessario contattare subito un medico o recarsi al Pronto Soccorso:

  • reazioni allergiche al principio attivo (orticaria, rash cutaneo, difficoltà a respirare, gonfiore al volto o alla lingua; 
  • ittero;
  • presenza di sangue nelle feci;
  • sangue nelle urine o urine particolarmente scure;
  • difficoltà nella minzione;
  • stato confusionale, alterazioni dell'umore e disturbi del linguaggio;
  • palpitazioni;
  • raucedine e mal di gola persistente;
  • allucinazioni;
  • acufeni;
  • convulsioni;
  • emorragie e lividi;
  • debolezza o stanchezza insolita. 

Controindicazioni del Toradol®

Le controindicazioni più comuni rispetto al trattamento con Toradol® comprendono:

  • allergia al principio attivo;
  • dolore cronico (Toradol® non è, però, indicato nella cura del dolore cronico o continuativo);
  • angioedema;
  • asma e broncospasmo;
  • ulcera;
  • problemi gastrointestinali (colite ulcerosa, Morbo di Crohn, etc.);
  • insufficienza cardiaca;
  • stati di disidratazione e di ipovolemia;
  • insufficienza epatica;
  • insufficienza renale;
  • epatite;
  • disturbi della coagulazione del sangue;
  • assunzione di farmaci anticoagulanti;
  • aver subito un’operazione chirurgica con un rischio elevato di sanguinamento.

Il trattamento a base di Toradol® è altresì sconsigliato alle donne che si trovano in stato di gravidanza o che stanno allattando al seno

È inoltre preferibile evitarlo anche se si sta provando a rimanere incinta, visto che questo medicinale inibisce la sintesi delle prostaglandine e può determinare maggiori difficoltà nel concepimento.

L'utilizzo del Toradol® è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza, visto che alcuni studi hanno ipotizzato un aumento del rischio di aborto e della possibilità di sviluppare malformazioni nel feto.

Nell'ultima fase della gravidanza, infatti, si è visto come i farmaci che esercitano un'azione di inibizione nei confronti delle prostaglandine, possono esporre il bambino al pericolo di ipertensione polmonare (con la chiusura prematura del dotto arterioso) e di disfunzioni renali.

Allo stesso modo è preferibile evitare il trattamento con questo farmaco durante il primo e il secondo trimestre di gestazione, durante la fase del concepimento ma anche nel momento del travaglio, visto che Toradol® svolge un'azione antiaggregante nel sangue e, oltre a inibire le contrazioni dell'utero, può anche prolungare la fase di uscita del bambino.

Interazioni con altri farmaci

È importante comunicare al proprio medico se si stanno assumendo altri farmaci prima di iniziare una cura con Toradol®. 

Questo medicinale potrebbe infatti sviluppare delle interazioni con altre sostanze, fra cui:

  • il litio;
  • il probenecid (utilizzando nella cura della gotta);
  • la pentossifillina (prescritta per migliorare la circolazione del sangue);
  • i diuretici;
  • altri FANS;
  • i corticosteroidi, visto che vi è un aumento del rischio di ulcere o di emorragia gastrointestinale;
  • il warfarin e gli altri anticoagulanti;
  • il metotrexato.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Christian Raddato
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