Conoscete la TENS terapia? Il nome deriva dall’acronimo inglese TransCutaneous Electrical Nerve Stimulation (stimolazione elettrica nervosa transcutanea) e si tratta, appunto, di una terapia nella quale viene utilizzata della corrente elettrica a bassa tensione per combattere il dolore, con l’obiettivo di alleviarlo.
Viene maggiormente utilizzata nel campo della fisioterapia, ma può diversi impieghi oltre a quello classico: vi sono diversi studi che stanno infatti cercando di individuare la bontà di questo tipo di elettrostimolazione come trattamento di risoluzione del dolore, di qualsiasi natura esso sia. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Come funziona l’elettrostimolazione TENS
La TENS viene eseguita attraverso un elettrostimolatore, ovvero una piccola macchina a batteria dalle dimensioni ridotte, pari a quelle di un apparecchio radiofonico tascabile.
La terapia viene eseguita tramite due elettrodi che collegano questo piccolo apparecchio alla pelle: saranno loro a realizzare un circuito elettrico con degli impulsi collegati direttamente alle fibre nervose. La potenza del flusso dell’elettrostimolatore della TENS viene stabilito dal medico o del fisioterapista che si curerà di determinare la giusta frequenza d’onda per combattere il dolore.
Attenzione, però. Essendo sottoposti a delle vere e proprie scariche elettriche, durante la TENS terapia si può provare del dolore. Le scariche elettriche arrivano infatti a colpire quei nervi interessati da un qualsivoglia dolore, inviando poi dei segnali al cervello. Saranno le endorfine – i nostri antidolorifici naturali! – a contribuire ad annullare la percezione del dolore da parte del paziente: l’elettrostimolazione è basata infatti sul rilascio di mediatori chimici che agiscono sulla percezione stessa del dolore.
È però importante capire per cosa si usa la TENS terapia. Le più comuni sono:
- Problemi muscolari, articolari oppure ossei legati ad artrosi o fibromialgia
- Dolore al collo
- Lombalgia
- Tendinite
- Borsite
In alcuni casi, tuttavia più rari, può essere utilizzata per:
- Dolori improvvisi acuti
- Dolore da parto
- Dolore cronico di lunga durata
- Trattamento dei calcoli renali
Esistono applicazioni alternative alla TENS terapia tramite apposito elettrostimolatore. Queste avvengono tramite la somministrazione, per via transcutanea, di un medicinale che agisce in via locale sull’infiammazione: questa tipologia di soluzione è chiamata ionoforesi.
Le controindicazioni della TENS terapia
Generalmente, l’elettrostimolazione TENS è definita come molto sicura dagli esperti. Tuttavia, è bene rivolgersi sempre a personale specializzato nel suo utilizzo, poiché un uso improprio potrebbe arrecare danni nei confronti del paziente.
Inoltre, nel caso in cui il soggetto stia seguendo altre terapie, è bene chiedere un parere al proprio medico curante. Sarà possibile affidarsi a cure convenzionali mediche e, allo stesso tempo, affiancarle a cure alternative quali la TENS?
È infatti bene ricordare che vi sono delle controindicazioni della TENS terapia. Questa, infatti, non è indicata:
- Se si sta utilizzando un dispositivo impiantato nel proprio corpo quale può essere un peacemaker
- Se si soffre di disturbo del ritmo cardiaco
- Se si soffre di epilessia
- Se si soffrono gravi problemi a livello dermatologico
- Se ancora non si ha ben chiara una diagnosi circa la propria patologia
Ricordiamo inoltre che, in alcune particolari situazioni, potrebbero presentarsi problematiche quali arrossamenti e infiammazioni. Non va però dimenticato che gli effetti collaterali potrebbero anche essere più complicati e riguardare situazioni quali:
- Dolori muscolari
- Mal di testa
- Nausea
- Agitazione
- Perdita della sensibilità nelle zone interessate dalla terapia.
È chiaramente consigliato evitare un eccessivo utilizzo della TENS terapia perché potrebbe essere responsabile di ustioni dovute alle scariche elettriche. Per il resto, se i dolori muscolari vi tormentano, perché non provare la TENS? Ovviamente, sempre sotto consiglio del vostro medico!