Tampone faringeo per streptococco: facciamo chiarezza

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 26 Febbraio, 2024

Mani con guanti che effettuano un tampone

Il tampone faringeo per individuare la presenza dello streptococco viene effettuato nel momento in cui c’è un mal di gola persistente (faringotonsillite) che potrebbe essere il segnale della presenza di un’infezione batterica.

Lo streptococco è, infatti, un batterio beta-emolitico del gruppo A che può causare la faringite streptococcica e la scarlattina.

Vediamo di seguito come può essere eseguito il test diagnostico e cosa fare in base all’esito ottenuto.

Test per lo streptococco: quando è indicato farlo

È necessario sottoporsi al test per l'infezione da streptococco quando insorgono e persistono i seguenti sintomi:

  • febbre: improvvisa, può alzarsi progressivamente dal secondo giorno;
  • brividi sparsi;
  • mal di gola e dolore durante la deglutizione che si protraggono nel tempo;
  • gola arrossata, con eventuale presenza di placche;
  • linfonodi all’altezza del collo ingrossati;
  • senso di malessere generalizzato;
  • inappetenza e senso di nausea;
  • mal di testa.

Il tempo di incubazione dei sintomi da infezione da streptococco, sia negli adulti che nei bambini, varia tra i 2 e i 5 giorni dal contagio


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Prima di qualsiasi esame o test, come in questo caso, è consigliabile non agire in autonomia e consultare sempre il medico curante o il pediatra

Le principali modalità di prevenzione verso SBEA (Streptococco β-emolitico di gruppo A) sono:

  • igiene delle mani;
  • areazione degli ambienti interni;
  • eliminazione di eventuali comportamenti promiscui (ad esempio condividere posate, asciugamani, federe, etc.)

Tampone per lo streptococco: come eseguire il test

Il test per diagnosticare lo streptococco è di due tipologie.

Le opzioni sono:

  • test rapido: si può effettuare in farmacia o a casa, in autonomia: è acquistabile online o in farmacia e, come tutti i test svolti fai da te, senza la presenza di personale sanitario, potrebbe non essere attendibile a causa dell’esecuzione non professionale;
  • test colturale: viene effettuato presso un ambulatorio specializzato; l’esame, in questo caso, avrà la stessa procedura di raccolta del campione del test rapido, ma comporterà un’analisi colturale completa (e quindi maggiormente attendibile).

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La procedura è comune a entrambe le alternative:

  • un bastoncino cotonato viene utilizzato per strofinare la mucosa della parete posteriore della faringe e delle tonsille;
  • il campione prelevato viene poi inserito in alcuni reagenti che evidenzieranno o meno la presenza del batterio;
  • grazie al materiale colturale si potrà far sviluppare la tipologia del batterio per riuscire a identificarne il ceppo di appartenenza, con relativa specifica riguardo la presenza di elementi vitali o meno.

Tempistiche dei risultati del tampone faringeo

In caso l'esito del tampone rapido fosse positivo, compariranno due linee, quella di controllo che di test

Non è necessario che le due linee abbiano la stessa intensità di colore affinché il test venga interpretato come positivo; in alcuni test rapidi, però, il colore più o meno scuro della lineetta del test potrebbe segnalare la quantità del batterio presente nella gola.
 
In caso il test risulti negativo, apparirà solo la linea di controllo e nessun'altra nell'area della zona di test. 

In assenza di qualsiasi linea, il test rapido è fallito e andrebbe ripetuto. 

Il tempo di attesa per avere un risultato è di circa 15 minuti e la procedura del test termina qui.

Se dovesse trattarsi, invece, di un esame ambulatoriale o di un test rapido a cui si associa successivamente un approfondimento tramite la coltura del tampone, bisognerà attendere il risultato dell’esame colturale e del conseguente antibiogramma, dunque tra le 48 e le 72 ore.

Tampone faringeo per lo streptococco: quanto costa

Il test rapido in farmacia costa dai 10 ai 20 euro, mentre i dispositivi acquistabili online prevedono confezioni di vario prezzo e sono disponibili su vari e-commerce, tra cui quelli delle farmacie.

Il tampone colturale in laboratorio ha, invece, un costo variabile dai 7 ai 20 euro.

Risultati del tampone faringeo: come agire di conseguenza

I risultati del tampone, una volta ottenuti, saranno un'indicazione per la terapia da seguire. Vediamo di seguito quali potrebbero essere. 

Tampone streptococco positivo

Se il tampone faringeo dà esito positivo significa che lo SBEA (streptococco beta emolitico di gruppo A) è presente nella gola e che di conseguenza i sintomi sono quelli di un’infezione batterica.

Per quanto riguarda gli adulti, il medico curante per prescrivere una terapia antibiotica mirata potrebbe volersi avvalere anche di un antibiogramma effettuato in un laboratorio di analisi specializzato, ma non si tratta di uno step obbligatorio. 

Se il test è stato effettuato presso un laboratorio, l’esame colturale prevede già di per sé non solo un’analisi più completa, ma anche l’antibiogramma.

Tampone streptococco negativo

In caso il tampone rapido avesse, invece, un esito negativo, significa che lo streptococco non è presente all’interno della mucosa della gola; dunque, l’infezione in corso potrebbe essere di natura virale e non batterica.

È importante sottolineare che, in caso di infezioni virali, non sarà necessaria la somministrazione dell'antibiotico. 

Il test rapido per lo streptococco individua, per l’appunto, solo questa tipologia di batterio; di conseguenza la negatività a questo test specifico non escluderà l’eventuale presenza di altri ceppi di batteri

Il tampone eseguito in laboratorio, seppure con tempi meno rapidi, potrà invece dare una panoramica generale sui germi presenti nella mucosa della gola anche se non del ceppo degli streptococchi.

Per i bambini, secondo le Linee Guida Italiane per la gestione della faringotonsillite in età pediatrica, non è consigliabile eseguire l’esame colturale in caso di esito negativo al test rapido. 

Falso positivo o negativo: l’affidabilità del test rapido

Il tampone faringeo, che venga fatto in autonomia o da personale specializzato, come tutti i test rapidi, ha una percentuale di fallacia.

Per esempio, l’assunzione di antibiotici e l’utilizzo di collutori antisettici potrebbero influire sull’esito, dunque si raccomanda di informare il medico a riguardo e, in generale, ove possibile, di prestare attenzione prima di eseguire il test.

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Salvo via libera da parte del curante, andrebbe evitato di effettuare il tampone faringeo in autonomia per evitare il più possibile la presenza di un falso negativo, il quale potrebbe essere determinato da:

  • errori nella procedura: come già anticipato, il test fai da te potrebbe non esser eseguito nel modo corretto;
  • una concentrazione del batterio non sufficientemente elevata: il batterio potrebbe essere presente in quantità bassa e il tampone non abbastanza sensibile per rilevarlo;
  • il dispositivo acquistato potrebbe essere difettoso.

In caso si optasse per un tampone faringeo eseguito in un laboratorio di analisi, il materiale raccolto tramite il test verrà inserito in terrenti di coltura che daranno la possibilità di identificare qualsiasi tipo di germi presenti: streptococchi, stafilococchi, miceti, etc.

Questa tipologia di esame ha una sensibilità vicina al 100% e ciò permette di identificare la presenza del batterio streptococco anche è presente in minima quantità.

L’esame fornirà, di conseguenza, un esito ben più completo e richiederà, però, una maggiore attesa per il responso, considerando che verrà incluso anche un antibiogramma.

Tampone faringeo e bambini

Una percentuale di bambini che va dal 10 al 25% positivi al tampone sono portatori sani di SBEA (fonte: SIP, Società Italiana di Pediatria).

L'individuazione del batterio nella faringe, infatti, non è necessariamente indicativa di malattia, poiché potrebbe essere presente senza dare sintomi. 

Ecco perché si parla di “portatore sano”: si tratta di un soggetto asintomatico con un equilibrio interno tra streptococco e difese immunitarie che può comunque contagiare altre persone.

Questa condizione può durare anche per mesi, ma è associata a un rischio minimo di complicanze e a basso rischio di trasmissione ad altre persone. Di conseguenza, per questi soggetti portatori non è previsto il trattamento antibiotico.

La Società Italiana Pediatria sconsiglia la scelta di effettuare il test rapido per conto proprio e senza personale qualificato perché un risultato non attendibile potrebbe portare i genitori a un utilizzo improprio degli antibiotici.

A causa dell’aumento dei casi di episodi infettivi da Streptococco post-pandemia, infatti, l’antibiotico più usato per questa infezione, ovvero l’amoxicillina, è stato somministrato anche quando non era opportuno, favorendo ulteriormente l’insorgere dell’antibiotico-resistenza nei bambini.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Christian Raddato
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