Il Ministero della Sanità sta per inserire nel decreto sugli enti locali, varato dal Parlamento, la lista delle prestazioni che non dovranno più essere a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
Si tratta di circa 180 esami, per lo più di tipo diagnostico, che sono ritenuti inappropriati, quali, per esempio, test genetici, Tac e risonanza magnetica.
L’obiettivo del Governo è quello di tagliare le spese e quindi queste prestazioni saranno in futuro a totale carico dei cittadini. La lista dettagliata sarà contenuta nel decreto che il ministero della Salute dovrà adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Dl enti locali.
Il ministro della salute Lorenzin ha dichiarato che queste misure saranno”condivise con i medici” e i sindacati di categoria. Per quanto riguarda i tipi di vincolo, le condizioni di erogabilità prevedono che la prestazione a carico del Sistema Sanitario Nazionale sia “limitata a specifiche categorie di destinatari, e/o per particolari finalità, condizioni o indicazioni cliniche“.
Si tratta di quelle prestazioni dove è più alto il rischio di uso scorretto e che oggi vengono fornite al cittadino anche se non strettamente necessarie.
Odontoiatria
Nello specifico, per quanto riguarda l’odontoiatria, verranno tutelati soprattutto i ragazzi fino a 14 anni e le persone economicamente disagiate. Già da tempo le Regioni applicano servizi di tutela verso certe categorie, la bozza del documento “si limita a omogeneizzare le condizioni già applicate definendo esplicitamente i criteri utilizzati” e lascia a ogni regione la libertà di gestire i dettagli. Le prestazioni di odontoiatria sono 35 su 180.
Genetica
Costituiscono circa il 30% delle 180 prescrizioni “tagliate”, essendo 53 su 180. “Si tratta di prestazioni molto onerose – si legge nella bozza – prescritte da specialisti ed eseguite una sola volta nella vita. Nel decreto saranno riservate alla diagnosi di specifiche malattie genetiche definite in un elenco a parte“.
I medici non potranno più prescriverle per mappature genetiche o ai fini di ricerca.
Allergologia
Alcuni test potranno essere prescritti solo a seguito di visita specialistica.
Esami di laboratorio
In assenza di qualsiasi fattore di rischio (familiarità, ipertensione, obesità, diabete, cardiopatie, iperlipemie eccetera) il colesterolo e i trigliceridi potranno essere ripetuti ogni tre anni.
Tac e RNM
Una più oculata prescrizione di queste prestazioni di diagnostica per immagini, secondo il ministero, ridurrà costi per lo Stato e liste d’attesa.
Dialisi
“Le condizioni di erogabilità sono riservate alle metodiche di base (domiciliari e ad assistenza limitata) che risultano appropriate solo per pazienti che non presentano complicanze da intolleranza al trattamento e/o che non necessitano di correzione metabolica intensa. Si tratta di 2 prestazioni“.
Medicina nucleare
Le indicazioni di appropriatezza sono limitate a “4 prestazioni di interesse assolutamente specialistico (prescritte dallo specialista), per le quali vengono definite condizioni di erogabilità e indicazioni prioritarie legate a patologie gravi di tipo neoplastico“.
Medicina difensiva
E’ il fenomeno che il Governo si propone di affrontare in questo pacchetto di riforme. Spesso i medici, per evitare eventuali cause legali, tendono a richiedere esami spesso superflui, che vanno a gravare molto sulle casse del Sistema Sanitario Nazionale. Le indiscrezioni vorrebbero una distinzione tra medico dipendente e medico professionista in caso di presunto errore; nel primo caso, la responsabilità civile del medico dovrà essere di natura extracontrattuale e con un periodo di prescrizione di 5 anni (al posto di 10 anni, come accede oggi).
Tra i commenti a caldo su questa riforma, si registra la dichiarazione di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale del Malato: “Colpisce come all’interno delle misure annunciate dal ministero sulla inappropriatezza non venga affrontato il nodo delle liste di attesa interminabili, anche di oltre 1 anno”.