Causa Covid, il saluto con il gomito è entrato in modo inaspettato nelle nostre vite. C’è chi lo disdegna e c’è, invece, chi ci ha preso gusto, nella convinzione che sia il modo più igienico e amichevole per evitare quella classica stretta di mano sconsigliata ormai da mesi (per motivi più che noti!).
Ma è proprio così? Sembrerebbe di no, per un motivo abbastanza semplice: il saluto con il gomito, infatti, non permette di osservare la distanza di sicurezza consigliata per evitare il contagio da Sars-CoV-2.
È Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a sostenerlo: cerchiamo di capirne di più.
Perché si sconsiglia di salutare con il gomito
È dunque l’OMS a mettere in guardia dal saluto con il gomito, ma senza ribaltare dettami e consigli dati in precedenza: già a marzo, infatti, quando la pratica aveva iniziato a radicarsi nei comportamenti delle persone, l’Organizzazione Mondiale della Sanità si era detta contraria.
In un momento in cui i contagi stanno raggiungendo cifre record (e qualcuno magari sta allentando l’attenzione sul rispetto delle norme di distanziamento sociale), Ghebreyesus ha voluto riportare l’attenzione sull’incauto saluto, condividendo un tweet dell’economista Diana Ortega. Come si legge, questa pratica ci porta ad avvicinarci «a meno di un metro dall’altra persona».
E l’alternativa più valida per salutare le persone care quale sarebbe? Mettersi una mano sul cuore: ce lo suggerisce ancora una volta il direttore dell’OMS.
C’è chi ha già messo il divieto di salutarsi con il gomito: il caso del Conservatorio di Sassari
Come riporta La Stampa il conservatorio di Sassari si è mosso in anticipo e ha già deciso di vietare quella che definisce «un’incauta abitudine» che non garantisce «la sicurezza sanitaria assoluta» per studenti e docenti.
Stando a quanto dichiarato dal presidente Ivano Iai, l’abitudine di salutarsi coi gomiti «viola il divieto di contatto fisico e avvicinamento interumano».
Ma non è solo una questione di mancato rispetto del distanziamento sociale. Iai ha anche specificato che questo tipo di comportamento è in contrasto con «le disposizioni comportamentali» dei governi che «raccomandano, invece, l’impiego del gomito al fine di ostacolare l’irrorazione delle particelle di mucosa».
Impossibile negarlo: quante volte ci è stato detto di starnutire o tossire nella parte interna del gomito per ridurre al minimo il contagio da Coronavirus? Molte. Dunque, «un uso parallelo e promiscuo dell’articolazione cubitale potrebbe costituire fonte di rischio e causa di contagio, in quanto non igienico né sicuro».