Curare la cecità con le cellule staminali è possibile?
Secondo un medico statunitense, sì. A suo dire, circa il 60% dei suoi pazienti ipovedenti sono stati “curati” grazie a delle iniezioni di cellule staminali negli occhi, cellule ottenute dagli stessi.
Il trattamento non è stato però condotto in uno studio clinico controllato e il medico in questione non è legato ad alcuna istituzione universitaria o di Governo. Eppure, secondo il Baltimore Sun, lo specialista sostiene di aver restituito la vista a più di 100 persone.
Cecità e cellule staminali: il caso
I medici locali non trattengono le perplessità sul caso. Nonostante tutto, una paziente, Vanna Belton, a cui è stata diagnosticata nel 2009 una neurite ottica, che porta alla cecità, si è rivolta proprio al dr. Jeffrey Weiss.
La Belton ha riferito di aver pagato circa 20.000 dollari per la procedura, che prevedeva l’aspirazione di un po’ di midollo osseo dalla sua anca per estrarre le cellule staminali, poi iniettate di nuovo negli occhi. Risultato? La Belton dice di vedere di nuovo, ma un altro medico ha commentato affermando che la donna è ancora “cieca”, poiché vede solo ombre e non sempre.
Ma quali sono i rischi concreti della procedura?
Non esistendo una dettagliata analisi scientifica della procedura, i rischi sono per lo più sconosciuti. Per questa ragione, non è il caso di farsi prendere da facili entusiasmi, pur capendo che per i pazienti questo caso rappresenta una vera speranza.
A Londra è, quindi, partito un progetto ufficiale per curare la cecità con le cellule staminali embrionali umane. La speranza è che le cellule, sviluppandosi, aiutino i pazienti con degenerazione maculare legata all’età a guarire dal disturbo.
Finora, un paziente ha apparentemente recuperato parte della vista, ma i ricercatori monitoreranno tutti i partecipanti per i prossimi 18 mesi.
Staremo a vedere!