Nottingham. È stato scoperto che c’è una corrispondenza genetica tra personalità e sistema immunitario: chi ha difese immunitarie forti, ha anche un carattere aperto ed estroverso. È il nostro sistema immunitario, quindi, a condizionare la nostra personalità?
Lo studio
I ricercatori di Nottingham hanno esaminato le relazioni tra i 5 principali tratti della personalità umana e 2 gruppi di geni attivi nei globuli bianchi: uno che coinvolge l’infiammazione e uno che coinvolge le risposte antivirali e gli anticorpi.
121 i soggetti studiati: 86 donne e 35 uomini, persone di etnie diverse, con un’età media di 24 anni e un indice di massa corporea medio di 23. I partecipanti hanno tutti completato un test della personalità che misura i cinque tratti specifici del carattere:
- estroversione
- nevrosi
- apertura
- gradevolezza
- prudenza
Poi, campioni di sangue di ogni volontario sono stati raccolti per l’analisi genica del loro profilo immunitario e, a fini di controllo, sono stati registrati anche i comportamenti abitudinari dei soggetti: fumare, bere, fare attività fisica. Il tutto è stato classificato per ottenere i risultati necessari.
Gli estroversi e il rischio di infezioni
“Abbiamo scoperto che a «estroversione» era associato un aumento significativo dell’espressione dei geni anti-infiammatori. E che a «prudenza» corrispondeva invece una ridotta espressione degli stessi geni”. In altre parole… le persone che hanno un temperamento più aperto, quelle che per carattere si espongono al rischio di molte più infezioni, sono anche quelle che hanno un sistema immunitario più forte.
Le persone più chiuse e prudenti, hanno invece un sistema immunitario più debole. Ma allora è la nostra biologia a condizionare la nostra psicologia?
Tuttavia, eccettuate queste due associazioni chiare ed evidenti, lo studio non ha messo in luce altre corrispondenze significative tra carattere e sistema immunitario. Ma si tratta comunque di un gigantesco risultato. Infatti, sebbene i meccanismi biologici di queste associazioni dovranno essere esplorati in future ricerche, i nuovi dati ora acquisiti potrebbero illuminare le associazioni epidemiologiche a lungo osservate tra personalità, salute fisica e longevità umana.