Oggi, 21 marzo, tutto il mondo celebra l’undicesima edizione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down (o Trisomia 21), lanciando una campagna (non priva di una sana provocazione) dal nome “How do you see me?” (#HowDoYouSeeMe e #WDSD16).
E tu… come mi vedi?
Il tema di quest’anno, infatti, è quello della percezione sociale della sindrome di Down, che deve essere vissuta serenamente, con relazioni soddisfacenti grazie al supporto della comunità, della famiglia, degli amici. Un grosso no alla discriminazione e ai pregiudizi reso ancora più forte dalla Onlus CoorDown che, in collaborazione con Saatchi & Saatchi New York, ha lanciato il video How do you see me?, che vede protagonista AnnaRose, una giovane ragazza con la Trisomia 21, che parla della sua vita, dei momenti belli e delle difficoltà incontrate. Questa vita prende forma sullo schermo grazie all’attrice Olivia Wilde.
Obiettivo? Demolire le idee stereotipate della gente, spesso negative: “Con questo film vogliamo contribuire a un cambiamento culturale. Solo quando la disabilità sarà percepita come una delle sfaccettature della diversità si potrà davvero fare inclusione, riconoscendo l’unicità di ogni individuo. L’obiettivo è far volgere lo sguardo oltre gli stereotipi, costruire un nuovo immaginario collettivo e promuovere un’alfabetizzazione alla disabilità“, afferma il presidente di CoorDown Onlus, Sergio Silvestre.
Il senso del 21… marzo
L’obiettivo è chiaro e nulla è lasciato al caso, neppure il giorno 21, scelto per sottolineare il nome scientifico della sindrome, Trisomia 21, causata da un’anomalia cromosomica: nelle cellule umane, infatti, ci sono 46 cromosomi, divisi in 23 coppie e numerati da 1 fino a 23. 23 cromosomi sono della madre, 23 cromosomi del padre. I 23 cromosomi della madre si uniscono ai 23 cromosomi del padre: in questo modo si forma una nuova cellula con 46 cromosomi, che definisce le caratteristiche di ogni persona. Nella coppia di cromosomi numero 21 di chi ha la sindrome di Down, ci sono 3 cromosomi invece di 2. Per questa ragione si chiama anche Trisomia 21.