Due settimane di doccia fredda: l’idroterapia funziona?

Valerio Gestri | Blogger

Ultimo aggiornamento – 05 Marzo, 2020

Effetti doccia fredda

Svegliarsi dal letto al mattino, con i piedi che si muovono velocemente sul pavimento per raggiungere il bagno, aprire la doccia al 75% calda e al 25% fredda e rapidamente immergere il corpo sotto le gocce d’acqua che accarezzano la pelle: questo è uno dei tanti lussi che probabilmente diamo per scontati.

Anche se può sembrare che la doccia fredda sia una cosa impossibile da attuare, soprattutto al mattino, c’è chi ha accettato la sfida (per due settimane) per registrare i benefici dell’acqua fredda sul corpo umano.

Vediamo insieme la testimonianza di chi ci ha provato.

Settimana 1: la doccia fredda

“Come ogni lunedì mattina, mi alzo intontito dal letto dopo aver spostato gli strati di coperte e trapunte che mi tengono caldo per tutta la notte. Con gli occhi semiaperti, apro la doccia per la mia solita doccia calda mattutina. Presto, con rammarico, mi accorgo che la sfida della doccia fredda è già iniziata.

Sto sulla punta dei piedi intorno alla doccia per ridurre l’impatto delle gocce d’acqua fredda che colpiscono il mio corpo come fiocchi di neve in una giornata fredda di gennaio. Dopo cinque minuti di esitazione, mi sono messo sotto l’acqua gelida e mi sono insaponato e lavato molto velocemente.

Ho trovato conforto nel mio asciugamano in microfibra e nelle pantofole pelose calde, tremando come una foglia prima di indossare i vestiti. Faccio la doccia due volte al giorno perché mi piace sentirmi riposato e rinvigorito al mattino, mentre la sera perché di giorno sudo molto dovendomi spostare per andare al lavoro.

Dopo una lunga giornata di lavoro e di esercizio fisico, la doccia è un modo per rilassarmi e per alleviare lo stress, la tensione e il dolore muscolare post-allenamento.

Quando faccio una doccia fredda dopo l’allenamento, mi sento più rilassato e vigile. Questo coincide con uno studio del 1994, pubblicato sulla rivista Biology Free Radical, che ha scoperto che si verifica una drastica diminuzione dei livelli di acido urico durante e dopo l’esposizione a uno stimolo freddo.

Per ridurre l’ansia della doccia fredda, ho fatto il mio allenamento in serata. Ancora titubante, ma con più fiducia, ho girato la manopola dell’acqua verso destra. In meno di un minuto, mi sono insaponato e lavato con facilità. Nonostante il freddo, quindi, sono riuscito a lavarmi quasi senza problemi”.

Settimana 1: cambiamenti

“Dopo aver completato la mia prima settimana di docce fredde, ho iniziato a vedere una differenza nella consistenza della mia pelle. Anche se non soffro di pelle secca, ho notato che la mia pelle era più morbida al tatto, soprattutto sul viso. Come parte del mio regime giornaliero di cura della pelle, mi lavo la faccia con l’acqua fredda per contribuire a ridurre i pori e mantenere i tessuti attivi sulla mia faccia”.

Il Dr. Kristel Polder, un dermatologo di Dallas, in Texas, ha detto: “Le docce calde eliminano l’umidità dalla pelle. Nei mesi invernali, questo fatto predispone le persone alla secchezza e al prurito della pelle, oltre a rendere le persone più vulnerabili alla psoriasi e agli eczemi”.

Settimana 2: stanchezza

“Mentre tutto sembrava procedere nel migliore dei modi, nella seconda settimana è arrivata la parte peggiore della sfida. Dopo i primi due giorni di questa nuova settimana, ho cominciato a sviluppare una tosse persistente e un naso che colava a causa delle variazioni di temperatura provocate dai cambiamenti stagionali. Dopo la doccia fredda, mi sentivo stanco e incapace di sopportare le temperature rigide mentre andavo al lavoro.

Mi sono sentito svuotato fisicamente e mentalmente. Non sono riuscito a completare quella che pensavo fosse una possibile impresa a causa della mia salute, ma sono stato in grado di raccogliere i frutti delle docce fredde per una settimana e tre giorni. I benefici sono moltissimi, ma non bisogna mai esagerare per non sentirsi male”.

Fine della sfida

“La sfida dell’acqua fredda non riguarda solo il tempo in cui riuscite a sopportare il freddo, ma anche il fatto di avere il coraggio di affrontare qualsiasi sfida per diventare più forti.

Le docce fredde sono state terapeutiche per me: questo mi ha insegnato che l’idroterapia potrebbe essere una cura per molte malattie della pelle come gli eczemi, ma anche riguardanti la salute mentale come l’ansia e la depressione. Un giorno sarò in grado di balzare sotto la doccia senza esitazione e ruotare la manopola verso il freddo. L’acqua gelida circonderà il mio corpo e sentirò un’ondata di energia superare ogni fibra del mio essere senza urlare o farmi prendere dal panico.

In ogni caso, la sfida, anche se non superata, mi è stata utile per capire i miei limiti, ma soprattutto i numerosi benefici portati dall’acqua fredda. Ovviamente, non è necessario sentirsi male per voler superare un record, basta concentrarsi sui benefici della doccia fredda!

Valerio Gestri | Blogger
Scritto da Valerio Gestri | Blogger

Laureato in Lettere Moderne, ho una pluriennale esperienza nella redazione di contenuti. Dopo aver lavorato come redattore cartaceo e multimediale, collaboro come freelance, coltivando le mie passioni: la scrittura e l'informazione!.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Valerio Gestri | Blogger
Valerio Gestri | Blogger
in Salute

52 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Del tonno in scatola
Mercurio nel tonno in scatola: fino a che punto è pericoloso per il nostro organismo?

Un’inchiesta sul tonno in scatola ha rivelato livelli pericolosamente sopra la soglia di sicurezza di mercurio. Clicca qui per scoprire di più.

Un medico preleva con una siringa una quantità di siero
Scopre una terapia rivoluzionaria e la usa su di sé: la storia della virologa

Una virologa ha sviluppato e testato su di sé una nuova tecnica per combattere il tumore al seno: clicca qui e scopri di cosa si tratta.