7 minuti o anche meno: di cosa stiamo parlando? Della durata fisiologica di un rapporto sessuale.
Chi lo dice?
Un nuovo studio che ha analizzato le prestazioni di 10mila persone, pubblicato sulla rivista European Urology. Per essere precisi, i minuti sono 6,7, preliminari esclusi (per la gioia delle donne). Gli esperti affermano che “è emerso che, in condizioni di normalità, la durata di media di un rapporto è questa. Ciò significa che questo va considerato il tempo fisiologico dell’amore“, spiega Vincenzo Mirone, coautore dello studio e segretario generale della Società italiana di urologia.
Gli uomini, probabilmente, staranno tirando un sospiro di sollievo. Non si tratta di eiaculazione precoce, ma di normalità.
Cosa fare se la propria compagna è scontenta?
Attenzione… tentare di prolungare il rapporto sessuale, non sempre è la scelta più giusta per la propria salute: “Ricorrere troppo spesso ad artifici per resistere, come il coito interrotto e poi ripreso, può provocare un’iper distensione della prostata e scatenare infiammazioni“.
Meglio accontentarsi e vivere con serenità i momenti di intimità. Per evitare che poi divengano meno intensi, stop ad alcol e, soprattutto, a droghe. Infatti, si può avere la sensazione che durino di più, ma l’eccitazione e l’eros di certo non ne guadagnano, “queste sostanze agiscono aumentando l’eccitazione maschile, ma riducono la capacità di tradurla in una prestazione resistente e di qualità“.
Quando invece si parla di eiaculazione precoce?
L’eiaculazione precoce è invece un vero disturbo che può essere causato da molteplici fattori. In questi casi, non abbiate timore. Uno specialista saprà di certo indirizzare verso la strada terapeutica migliore!