Trascorrere gran parte del nostro tempo sui social network è ormai una prassi per la maggior parte di noi. Decine di studi sono stati compiuti sull’argomento, analizzando questo o quell’altro aspetto, e l’ultimo, svolto dai ricercatori delle Università di Strathclyde, Ohio University e University of Iowa, mette in relazione il tempo trascorso su Facebook con l’immagine che le ragazze hanno di sé.
Lo studio
Gli ideatori della ricerca hanno intervistato circa 900 studentesse di college femminili, sottoponendo loro delle domande circa l’uso di Facebook, le loro abitudini alimentari, l’attività fisica e la percezione che hanno del loro corpo.
Se per ciò che riguarda i disturbi alimentari non è stato trovato un nesso significativo, decisamente chiara è invece la relazione tra il tempo che le ragazze spendono sui social network e i confronti negativi circa l’immagine che queste hanno del loro aspetto.
Il risultato
È emerso chiaramente che le giovani donne che trascorrono molto tempo guardando le immagini degli amici sono più esposte alla mania dei “selfie” e subiscono negativamente il confronto con le foto delle loro coetanee, inducendole a scattare altri selfie come un gatto che si morde la coda per un confronto in negativo con i loro amici. Non solo però: pare che le immagini degli amici abbiano più influenza che quelle di personaggi famosi dato che il confronto è più realistico.
Conclusione
Secondo gli autori dello studio: “L'attenzione alle caratteristiche fisiche può essere ancora più pericolosa sui social media che sui media tradizionali perché i partecipanti nei social media sono persone che conosciamo”.
Come spesso accade, quindi, possiamo dire che il problema non è lo strumento in sé, ma l’uso che se ne fa, spesso inconsapevolmente. Ridimensionare e non esasperare il valore che diamo ai social network e ai selfies ci permetterebbe senza dubbio di essere un po’ più immuni da stereotipi e modelli virtuali che sono molto lontani dalla nostra realtà.