4-6 e 7 ottobre, AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) scende in piazza con le sue mele, per ricordare l’importanza delle ricerca per la cura della Sclerosi Multipla, malattia neurodegenerativa demielinizzante che, ogni anno, colpisce migliaia di persone.
Una mela contro la sclerosi multipla: sostieni la ricerca!
Tutti in piazza, dunque, per tornare a casa con le mele e con una speranza in più! Sul sito di AISM è possibile trovare la piazza più vicina ➡cliccando qui, nell’area dedicata alle mappe.
Ma entriamo nel dettaglio: cosa è la sclerosi multipla e chi sono i soggetti più colpiti?
Quando si ha la sclerosi multipla, si fanno ben presto i conti con gravi lesioni al sistema nervoso centrale. Si assiste, progressivamente, alla perdita di mielina in più aree del sistema nervoso – da qui il nome “multipla“; è come se il sistema immunitario scatenasse un attacco contro questa sostanza, generando infiammazioni. Le zone “demielinizzate” (note come “placche”) si riscontrano prevalentemente nei nervi ottici, nel cervelletto e nel midollo spinale. Queste infiammazioni, col passare del tempo, si cronicizzano, assumendo un aspetto a mo’ di cicatrice (di qui la parla “sclerosi”).
I numeri, ahimè, parlano chiaro: a esserne colpiti sono circa 3 milioni di pazienti, 600mila in Europa e quasi 120mila in Italia. La malattia può manifestarsi a ogni età e tende a essere diagnosticata intorno ai 20-40 anni, con una prevalenza nelle donne.
Le cause? Purtroppo non sono ancora note e si pensa possano dipendere da un mix di più fattori, ambientali e genetici.
Quali sono, quindi, i passi avanti fatti dalla ricerca? Lo abbiamo chiesto al dr. Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM – Fondazione Sclerosi Multipla Italiana.
Su quali fronti si sta indirizzando la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla?
Dobbiamo fermare la sclerosi multipla e, ad oggi, ci sono ancora tanti progetti che devono essere finanziati, progetti fondamentali per la qualità di vita delle persone colpite dalla malattia.
Abbiamo bisogno di continuare a capire sempre meglio le cause e i fattori di rischio, ancora, con la ricerca di base su immunologia e genetica. Abbiamo bisogno di continuare a promuovere, a finanziare infrastrutture, come i centri di risonanza magnetica, banche di materiali biologici; è importante trovare soluzioni per la SM pediatrica, continuare le sperimentazioni con le cellule staminali.
L’ultima sfida è sulla Sclerosi Multipla Progressiva, la forma più grave. AISM ha promosso e condiviso il progetto internazionale “Progressive MS Alliance”, dove associazioni, ricercatori, istituzioni e industrie, insieme, collaborano per trovare cure efficaci per le forme progressive, orfane di terapie.
AISM e le associazioni statunitensi, canadesi, inglesi e australiane hanno già investito 22 milioni di euro e dedicato altri 28 entro il prossimo 2025.
Ad oggi, quali sono la speranza e la qualità della vita di un paziente con sclerosi multipla?
L’Italia è tra i primi paesi al mondo per il numero di persone colpite da Sclerosi Multipla.
Rappresentiamo una emergenza socio-sanitaria. AISM opera in Italia da 50 anni. In tutti questi anni abbiamo portato avanti importanti battaglie per far riconoscere i diritti alle persone con SM e lavoriamo a una ricerca che è all’avanguardia nel mondo.
E’ solo negli ultimi 10 anni che la realtà di coloro che oggi vivono la sfida di questa malattia è radicalmente cambiata in meglio. Anche se la sfida di un mondo libero dalla sclerosi multipla non è ancora stata vinta. Oggi, con la nostra calla to action #SMuoviti chiamiamo all’azione cittadini e istituzioni.
Chiediamo alle Istituzioni politiche socio-sanitare per aiutarci a fermare la sclerosi multipla, malattia che colpisce soprattutto i giovani sotto i 40 anni. Giovani che rappresentano il nostro futuro, giovani a cui dobbiamo dare il diritto di studiare, di lavorare, di crearsi una famiglia nonostante la malattia.
Insomma, la strada è ancora lunga, ma il desiderio di raggiungere la meta e sconfiggere la malattia è forte! Noi di Pazienti.it seguiamo con attenzione le tappe che segnano questo percorso, cercando di sensibilizzare i più a lottare insieme per dire STOP alla Sclerosi Multipla, magari iniziando col mordere una mela, in piazza, questo weekend, una mela 🍏 che ha il sapore della speranza e dell’ottimismo!