Gli scarafaggi vengono spesso associati ad ambienti sporchi e poco igienici. Questi insetti, però, negli ultimi anni stanno ispirando molte ricerche in ambito scientifico, medico e tecnologico.
Gli scarafaggi nel mondo
La cattiva reputazione che hanno gli scarafaggi nell’opinione comune non sempre è giustificata: delle 4.500 specie conosciute al mondo, infatti, soltanto quattro sono considerate parassitarie. La maggior parte degli scarafaggi non vive nei pressi degli insediamenti umani e svolge un ruolo ecologico fondamentale: si ciba di materia in stato di decomposizione.
Esistono delle specie esteticamente belle, con colori brillanti e variopinti; alcune hanno una spiccata indole sociale (prendono decisioni collettive e si trasmettono informazioni), altre invece vivono in solitudine. In generale, tutti gli scarafaggi sono estremamente resistenti e possono sopravvivere anche nutrendosi poco per molti mesi (uno in particolare, il Posticus Eublaberus, può resistere un anno intero soltanto con acqua).
Lo scarafaggio più grosso conosciuto pesa 35 grammi, è lungo 8 centimetri e vive in Australia. Uno dei più piccoli è un parassita, vive in Europa e Nord America e misura poco più di 1 centimetro.
Scarafaggi e scienza
Per molti scienziati gli scarafaggi sono una grande fonte di ispirazione. Nel 1999, ad esempio, il modo in cui questi insetti si muovevano ha illuminato il professor Robert Full della University of California, Berkley, nell’elaborazione di un robot a sei zampe con movimenti più rapidi e agili di ogni altro robot.
Con l’ausilio di tubi e piastre collegate tra loro, è stato possibile riproporre le zampe elastiche degli scarafaggi, la forma arrotondata del loro corpo e l’esoscheletro flessibile, così da consentire maggiore libertà di movimento anche su terreni accidentati. Alcuni esperimenti di laboratorio hanno, inoltre, dimostrato la grande stabilità degli scarafaggi, capaci di utilizzare le ali per tornare nella giusta posizione in caso di fortuiti capovolgimenti.
Scarafaggi e innovazioni
Le zampe degli scarafaggi hanno contribuito nel fornire idee a molti ricercatori per la progettazione delle prossime generazioni di protesi alle gambe per esseri umani. E la meccanica dell’elasticità delle zampe degli scarafaggi è alla base di questi studi.
L’obiettivo, secondo Robert D. Howe, responsabile del Harvard’s Biorobotics Laboratory, è quello di produrre una mano che possa scivolare lungo gli oggetti fino ad avvolgerli completamente. Sono stati creati poi anche esemplari di “scarafaggio-robot”: una vera e propria fusione tra natura e tecnologia, in cui sul dorso di scarafaggi vivi viene chirurgicamente attaccato un mini-computer. Con l’invio di messaggi al computer, è possibile dirigere lo scarafaggio in luoghi inaccessibili per l’uomo (edifici crollati, fognature rotte…) e ampliare così le possibilità di raccolta dati.
Recentemente, alcuni studenti cinesi della Shanghai Jiao Tong University hanno dimostrato di poter controllare uno scarafaggio con la mente, traducendo le onde cerebrali umane in impulsi elettrici che giungono direttamente all’insetto collegato al ricevitore.
Scarafaggi e medicina
A livello medico, molti scienziati si sono spesso domandati come gli scarafaggi riuscissero a vivere in ambienti così sporchi senza patire effetti negativi per la propria salute. In questo modo, si è scoperto che questi insetti sono in grado di prodursi autonomamente potenti antibiotici. Questa scoperta potrebbe rivelarsi davvero utile per sviluppare farmaci contro i batteri che colpiscono l’uomo, in particolare quelli più virulenti e resistenti agli attuali trattamenti sanitari.
L’utilizzo di scarafaggi per cure mediche, in realtà, non è una novità: molte popolazioni del sud degli Stati Uniti, infatti, da sempre ricorrono ad uno speciale tè con scarafaggi per combattere il tetano. In diversi ospedali della Cina, inoltre, viene utilizzata una crema a base di scarafaggi in polvere per il trattamento di ustioni e uno sciroppo di scarafaggi per alleviare i sintomi della gastroenterite.
Scarafaggi ed economia
Sempre nel Paese asiatico, quando si è intuito che la richiesta di scarafaggi poteva anche essere un business, il signor Wang Fuming ha realizzato una fattoria di scarafaggi nella provincia di Shandong, nella Cina orientale. Ora possiede ben 22 milioni di scarafaggi e, secondo le sue stime, dal 2010 ad oggi il prezzo degli scarafaggi secchi è di ben dieci volte superiore.
Scarafaggi al ristorante
Per tanti non sarà un’idea allettante, ma in diverse zone del mondo (Cina, ad esempio) gli scarafaggi sono anche un alimento normalmente consumato, considerato una squisitezza.
Di solito vengono fritti in abbondante olio caldo per rendere croccante l’esterno, mentre l’interno ha una consistenza morbida. Una spolverata di peperoncino sembra essere il condimento migliore.
In un mondo sempre alla ricerca di nuovi alimenti proteici, forse gli scarafaggi un giorno potrebbero essere la soluzione per nutrire il nostro pianeta. Certo, bisognerebbe prima vincere molti pregiudizi…