Il sangue di una donna è diventato blu dopo aver assunto un medicinale per curare il mal di denti. Cerchiamo di capirne di più.
La storia della ragazza con il “sangue blu”
La ragazza, 25enne, ha avuto una strana reazione all'anestetico a base di benzocaina. Ciò ha determinato la comparsa della metaemoglobinemia, un disturbo che comporta un cambiamento nella forma del ferro presente nel sangue, non più legato all’ossigeno.
A causa di un forte mal di denti, la giovane donna aveva infatti assunto una dose di un agente anestetico, con l’obiettivo di alleviare il dolore. Al suo risveglio, la mattina seguente, si sono manifestati i primi sintomi: debolezza, respiro corto, e subito la corsa in ospedale.
I medici hanno così potuto spiegarle che la sua pelle e le sue unghie erano diventate blu perché il corpo era ormai (quasi) privo di ossigeno. Non solo. Dopo il prelievo da una arteria, anche il suo sangue è apparso blu, con grande meraviglia degli stessi dottori.
Mentre il sangue venoso tende ad essere più scuro perché privo di ossigeno, il sangue arterioso dovrebbe essere rosso acceso. Ulteriori esami hanno mostrano che il livello di ossigeno nel sangue era solamente al 67 per cento, laddove la media è tra 95 e 100 per cento. E c’è poco da scherzare: una carenza di ossigeno nel sangue può portare a danni permanenti al cervello, se non addirittura alla morte.
Il dr. Otis Warren, che ha preso in cura la donna, ha dichiarato di aver già trattato un caso molto simile in precedenza. “Il colore della pelle era lo stesso, quando lo vedi una volta, ti rimane impresso nella mente” – ha spiegato.
La donna, nonostante lo spavento iniziale, non ha avuto gravi complicanze, grazie all’intervento tempestivo dei medici ospedalieri. Un medicinale intra-venoso ha infatti aiutato l’ossigeno a circolare nel corpo.
Metaemoglobina, di cosa stiamo parlando
Gli scienziati non sanno ancora quale sia la causa della metaemoglobina. Si ipotizza però che la condizione sia tramandata geneticamente, secondo quanto riportato dal New England Journal of Medicine, che ha trattato la questione della giovane donna.
Attenzione, però, agli anestetici come la benzocaina: potrebbero infatti causare il disordine molto più di altre sostanze.“Le persone non hanno idea di cosa possano scatenare questi farmaci” – ha dichiarato il dottor Warren.
Sangue blu, segno di nobiltà?
(Tutti) leggendo questa notizia abbiamo pensato all’espressione “avere il sangue blu“, utilizzata per indicare persone con origini nobili. Ma a cosa risale questa credenza?
Le ipotesi sono tante, e non tutte propriamente accreditate. In primis, si dice che i nobili fossero soliti rimanere all’interno dei loro possedimenti, senza esporsi al sole. Per questa ragione, la loro carnagione era talmente pallida da lasciare intravedere le vene, di colore bluastro.
Un’altra teoria papabile, invece, riconduce il sangue blu all’emofilia, una patologia ereditaria diffusa tra la nobiltà europea dei secoli scorsi. La presenza di emofilia determina un difetto nella coagulazione del sangue, favorendo emorragie, provocando lividi e gonfiori bluastri.
Infine, c’è chi sostiene fosse tutto merito dell’argento. Questo metallo – antibatterico – era infatti utilizzato dai nobili per produrre utensili in cui mangiare, perché naturalmente igienizzati. Ovviamente, tali stoviglie erano un lusso esclusivo per le famiglie nobili: utilizzandole, microscopiche particelle di argento si fondevano ai cibi, che ingeriti finivano nel sangue conferendo una leggero color blu alle vene.
Qualsiasi sia l’ipotesi più accreditata, rimane solo una certezza. La storia della ragazza, 25enne, ci insegna che con gli antidolorifici a base di benzocaina dovremmo fare attenzione. E affidarci esclusivamente ai consigli del proprio medico.