La vitamina D è chiamata anche la vitamina del sole, perché si può ottenere proprio esponendoci ai raggi solari – sì, anche in inverno. Molto spesso, però, per essere davvero assimilate le vitamine hanno bisogno di altre sostanze. Non solo la D: la vitamina E, la K e la A, ad esempio, hanno bisogno di grassi per essere bio disponibili – e dunque agire sul nostro organismo.
Ora un studio condotto dal Vanderbilt University Medical Center di Nashville, negli Stati Uniti, dimostra che avere i giusti livelli di magnesio gioco un ruolo importante nell’assimilazione della vitamina D.
Dunque, qual è la relazione tra magnesio e vitamina D?
Assumere la vitamina D insieme al magnesio? Sì, sembra essere un’ottima pratica
Semplice. Se stai cercando di aumentare i livelli di vitamina D nella tua dieta, potrebbe essere d’aiuto assumerla con un po’ di magnesio (Mg). Questo minerale, infatti, sembra aiutare a regolare i livelli di vitamina D, che a sua volta gestisce i livelli di altri minerali come calcio e fosforo, migliorando la resistenza ossea e riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e cancro.
Secondo i ricercatori, il magnesio aumenta i livelli di vitamina D nei soggetti che necessitano maggiormente di questa vitamina e ne riduce i livelli nei soggetti che ne presentano una quantità eccessiva. In pratica il Mg sembra fungere da regolatore dei livelli di vitamina D.
I ricercatori hanno raggiunto le loro conclusioni dopo aver condotto uno studio clinico randomizzato che ha coinvolto 250 soggetti considerati a rischio di cancro del colon-retto. Lo studio, pubblicato nel numero di dicembre 2018 dell’American Journal of Clinical Nutrition, è stato la prima prova diretta del ruolo del magnesio nella regolazione della vitamina D.
Un precedente studio dello stesso gruppo di ricercatori aveva già trovato un’associazione tra bassi livelli di magnesio e bassi livelli di vitamina D. Inoltre, è stato notato che alcuni soggetti non riescono a aumentare i loro livelli di vitamina D nonostante la costante assunzione di integratori ad alte dosi.
Il dr. Qi Dai, autore principale dell’ultimo studio e professore di medicina al Vanderbilt University Medical Center, ne ha spiegato il motivo: “La nostra ricerca ha messo in evidenza che una carenza di magnesio interrompe la sintesi e il metabolismo della vitamina D”.
Livelli di vitamina D e carenze di magnesio: quale relazione
L’esposizione alla luce solare è la modalità principale affinché il corpo possa sintetizzare la vitamina D. Tuttavia, la carenza di questa vitamina è una condizione molto (molto!) comune. Sembrerebbe infatti che circa la metà della popolazione mondiale presenti un deficit di questo tipo.
Gli alimenti ricchi di vitamina D, in particolare, includono:
- Salmone
- Pesci grassi
- Tuorli d’uovo
- Funghi
- Latte
- Succhi con integrazione vitaminica
“L’insufficienza di vitamina D è stata riconosciuta come potenziale problema di salute su larga scala negli Stati Uniti – ha spiegato la dr.ssa Martha Shrubsole, coautrice dello studio e professore di ricerca presso il Vanderbilt University Medical Center – Molti medici consigliano ai loro pazienti supplementi di vitamina D per aumentare i loro livelli della vitamina in relazione ai valori ematici. Oltre alla vitamina D, tuttavia, la carenza di magnesio è un problema ampiamente sottovalutato – ha continuato – Fino all’80% delle persone non consuma abbastanza magnesio in un giorno per soddisfare l’apporto alimentare raccomandato“.
I ricercatori hanno sottolineato l’importanza del magnesio grazie all’innumerevole quantità di ruoli vitali svolti all’interno del corpo: è infatti un minerale essenziale per molte funzioni cellulari. Ha un ruolo chiaro nel salvaguardare la salute del cuore, la pressione sanguigna e, dunque, non sorprende che una delle sue numerose funzioni sia quella di facilitare le attività della vitamina D regolandone i livelli.
Indirettamente, dunque, il Mg svolge un ruolo cruciale per la salute delle ossa, in quanto la sua corretta assunzione può aiutare a raggiungere il livello desiderato di vitamina D più velocemente.
Gli autori dello studio, nonostante le evidenze, tengono a precisare la necessità di ulteriori ricerche utili a determinare il meccanismo molecolare sottostante l’effetto del magnesio sulla sintesi di vitamina D.