La più frequente tra le patologie benigne dell’esofago è la malattia da reflusso gastro-esofageo in cui il meccanismo di barriera tra lo stomaco e l’esofago non funziona correttamente ed il rivestimento interno dell esofago viene danneggiato dalla presenza di acido e/o di bile. Le linee guida dell’ American College of Gastroenterology, dell’American Gastroenterological Association e il Gruppo Internazionale di Consenso di Montreal, definiscono la malattia da reflusso gastro-esofageo rispettivamente come “una condizione in cui i sintomi o i danni alla mucosa sono causati dal reflusso anormale del contenuto gastrico nell’esofago” e “una condizione che si sviluppa quando il reflusso del contenuto dello stomaco causa sintomi fastidiosi e/o complicanze”. I sintomi sono considerati “fastidiosi” se influenzano negativamente lo stato di benessere di un individuo.
La prevalenza di questa malattia nel mondo è progressivamente aumentata nel corso degli ultimi due decenni, anche perché è cambiato il modo di mangiare e di vivere. Recentemente è stata addirittura definita la “malattia del terzo millennio”. Una revisione sistematica di 15 studi epidemiologici stima una prevalenza complessiva del 10-20% nel mondo occidentale. La prevalenza aumenta con l’avanzare dell’età: il 20% dei pazienti di età superiore ai 65 anni presenta sintomi una volta alla settimana ed il 59% almeno una volta al mese. I sintomi della malattia possono presentarsi in maniera diversa: alcune persone ne soffrono solo saltuariamente ed altre ne soffrono quasi tutti i giorni. Spesso le persone soffrono di reflusso senza saperlo, non ne riconoscono i sintomi, li trascurano o li interpretano in modo errato e non si rivolgono al medico. Quasi tutti nel linguaggio comune parlano di “bruciore e di acidità di stomaco“. Il “bruciore di stomaco”, il cui nome scientifico è pirosi (in inglese “heartburn”), è il sintomo più tipico della malattia. Questo termine indica la sensazione avvertita da chi soffre nella parte alta dell’addome, dove tutti istintivamente collocano la presenza dello stomaco. In realtà, l’organo che “brucia” è l’esofago e più precisamente l’ultima parte, quella vicina alla congiunzione con lo stomaco. Il rigurgito acido è un altro sintomo tipico e altamente specifico del reflusso (nel 95% dei casi il rigurgito è causato dal reflusso). Il rigurgito è diverso dal vomito, perché avviene senza sforzo e può provocare una sensazione di sapore amaro in gola. Spesso è causato dai cambiamenti improvvisi di posizione e da piegamenti del busto dopo i pasti. Esistono poi altri disturbi definiti “atipici” che possono essere causati dalla malattia da reflusso, quali: asma, tosse, raucedine e infezioni broncopolmonari. Imparare a riconoscere i sintomi è molto importante per diagnosticare la malattia da reflusso ed iniziare una terapia corretta.
L’autrice di questo articolo è la
Dott.ssa Marialuisa LugaresiDipartimento di Chirurgia Generale e dei Trapianti d’Organo Università di Bologna
Maria Cecilia Hospital GVM Care & Research Cotignola (Ravenna)
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