Dr.ssa Valentina Fratoni, specialista in nutrizione.
Il reflusso gastrico è una condizione molto fastidiosa, che causa bruciore di stomaco e reflusso dopo mangiato. Abbiamo chiesto alla dr.ssa Valentina Fratoni, nutrizionista, cosa è bene mangiare e cosa evitare in questi casi.
Cosa è il reflusso gastrico e come riconoscerlo?
Quando si parla di reflusso gastroesofageo s’intende quella condizione per cui il contenuto dello stomaco risale nell’esofago. I tipici sintomi legati al reflusso gastroesofageo, sono bruciore (pirosi) localizzato nella parte alta dell’addome (epigastrio) accompagnato da rigurgito acido o, a livello restrosternale, con percezione della risalita di materiale acido lungo l’esofago.
Talvolta, al bruciore si associa scialorrea (aumentata secrezione salivare); tale disturbo può essere accusato come un “dolore” simile a quello dell’angina pectoris, che fa subito pensare a una causa cardiaca.
Poiché il reflusso può anche superare la valvola superiore dell’esofago e interessare faringe, laringe e polmoni, può avvenire che si manifesti una sintomatologia extraesofagea, quale faringite (mal di gola ricorrente), laringite cronica e altre affezioni delle corde vocali o delle aritenoidi (polipi, granulomi, ecc.), sensazione di nodo alla gola (sensazione di corpo estraneo e di contrazione alla gola), bronchiti croniche e asma bronchiale, patologie del naso e del rinofaringe, sindrome da apnea notturna, laringospasmo, alitosi, erosione dello smalto dentario.
Quali sono gli alimenti da evitare in caso di reflusso?
Ecco di seguito gli alimenti che andrebbero evitati in caso si soffra di reflusso:
- Arancia e succo d’arancia
- Biscotti al burro
- Biscotti al cioccolato
- Caffè
- Caramelle
- Carni molto cotte: stracotti, gulasch, bolliti, ragù.
- Cibi fritti
- Cibi piccanti
- Cioccolato
- Condimenti grassi
- Formaggio molle fresco
- Frittelle
- Gelato
- Grasso visibile della carne e degli affettati.
- Limonata
- Limone
- Liquori
- Lombo di manzo
- Mirtilli
- Panna acida
- Patate in insalata
- Patatine in busta
- Piatti già pronti (perché per la loro preparazione sono spesso utilizzati molti grassi)
- Pomodori
- Pompelmo e succo di pompelmo
- Purè di patate
- Salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina, burro, strutto dolci con creme.
- Spalla di manzo
- Tè
- Vino
Oltre a prestare astinenza da questi tipologia di alimenti, è bene attenersi anche alle seguenti raccomandazioni di carattere generico:
- Evitare i pasti abbondanti, preferendo pasti piccoli e frequenti.
- Privilegiare un’alimentazione a basso contenuto di grassi.
- Evitare cibi e bevande troppo calde o troppo fredde.
- Evitare l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti, gli stessi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata.
- Mangiare lentamente, masticando con calma i bocconi.
In caso di reflusso è consigliabile ridurre anche il consumo eccessivo di alimenti che possono essere associati alla comparsa o al peggioramento dei sintomi di reflusso:
- Aglio
- Bevande gassate
- Birra
- Cipolle cotte
- Coca cola
- Crauti
- Formaggio tipo cheddar
- Hot dog (di maiale e di manzo)
- Ketchup
- Lamponi
- Latte
- Latte scremato
- Menta
- Mozzarella
- Muesli
- Pepe
- Peperoni
- Pesca
- Porri
- Prosciutto
- Scalogno
- Sidro di mela
- Uva
- Yogurt
Quali sono, invece, gli alimenti che possono calmare i sintomi del disturbo?
Alimenti che invece possono essere consumati con tranquillità sono:
- Cereali integrali
- Acqua minerale
- Albume dell’uovo
- Banana
- Biscotti senza grassi
- Bistecca
- Broccoli
- Carne nei tagli più magri
- Carote
- Cavolo
- Cereali all’avena
- Cereali alla crusca
- Cous cous
- Crackers dolci
- Crackers salati
- Dolci di riso
- Fagioli verdi
- Feta
- Formaggi alla soia
- Formaggi cremosi senza grassi
- Formaggi di capra
- Formaggi: primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca, Grana Padano DOP.
- Latte o yogurt scremati o parzialmente scremati.
- Liquirizia
- Mela e succo di mela
- Mela essiccata
- Molluschi e crostacei (consumo limitato massimo 1 volta a settimana).
- Olio extra-vergine di oliva a crudo.
- Pane bianco
- Pane di segale
- Patate al forno
- Patate bollite
- Pesce fresco soprattutto di branzino, sogliola, orata, merluzzo (limitare il consumo di pesci grassi come salmone, capitone, anguilla).
- Piselli
- Prosciutto crudo, cotto, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo.
- Riso integrale
- Riso raffinato
- Uova (non fritte)
Oltre a prestare attenzione a specifici alimenti è però necessario attenersi a delle corrette norme comportamentali, in caso si soffra di questo fastidioso disturbo. Tra queste:
- Smettere di fumare.
- Evitare di indossare cinture o abiti molto stretti in vita, perché aumentano la pressione sull’addome, facilitando il reflusso.
- Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. Dopo mangiato, bisognerebbe aspettare almeno due o tre ore prima di coricarsi e nel caso farlo cercando di stare con la schiena leggermente sollevata.
- Evitare di svolgere attività fisica a stomaco pieno, soprattutto se si tratta di esercizi che impegnano la muscolatura addominale.
- Alzare la parte anteriore del letto di 10-15 cm: aiuta a mantenere l’esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati e impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco, evitare, invece, di utilizzare pile di cuscini, perché così facendo si assume una posizione che incrementa la pressione sull’addome.
- In presenza di sovrappeso/obesità, ridurre gradualmente peso e la circonferenza addominale, attraverso un’alimentazione ipocalorica equilibrata e un regolare esercizio fisico , sempre sotto controllo medico.