Quando parliamo di tumore metastatico facciamo perlopiù riferimento all’ultimo stadio della malattia. Tuttavia, il tempo che resta da vivere alla persona che soffre di tumore con metastasi non è ben definibile secondo una specifica quantità di tempo, ma dipende invece da numerosissimi fattori.
Vediamo nel dettaglio l’aspettativa di vita di un paziente con tumore metastatico.
Cos’è il tumore metastatico
La ragione principale per cui il cancro è considerato una patologia tra le più gravi risiede nella sua abilità di colpire in modo progressivo tutto il corpo. Le cellule cancerogene possono infatti diffondersi localmente, muovendosi all’interno dei tessuti e degli organi.
Purtroppo, il tumore può anche emigrare in varie regioni del corpo sebbene molto distanti tra loro. Quando ciò avviene, siamo in presenza di un tumore con metastasi oppure detto al quarto stadio. Il processo attraverso il quale le cellule si diffondono in altre parti del corpo viene invece definito metastasi.
Le cellule tumorali si diffondono nel corpo seguendo una serie di passaggi:
- Crescono o invadono i tessuti
- Si muovono attraverso le pareti dei linfonodi circostanti o nei vasi sanguigni
- Viaggiano attraverso il sistema linfatico e il flusso sanguigno fino ad altre parti del corpo
- Si fermano all’interno dei piccoli vasi sanguigni proliferando
- Favoriscono la crescita di nuovi vasi sanguigni per alimentare le cellule tumorali
Qual è l’aspettativa di vita con il tumore metastatico
Spesso, viene chiesto ai medici di quantificare il tempo di vita che resta ai pazienti affetti da tumore con metastasi.
La risposta non è univoca per tutti e sicuramente comporta numerose variabili, come per esempio:
- Tipo di malattia
- Estensione della malattia
- Trattamenti eseguiti
- Risposta fisiologica
Vi sono numerosi tipi di malattie oncologiche che possono avere come aspettativa di vita diversi anni, anche nel caso di tumori metastatici.
Per esempio, nel caso di tumore alla mammella ormono-sensibile, e che quindi può essere trattato con l’ormonoterapia, la prognosi può essere di diversi anni, in mancanza di metastasi encefaliche o al cervello.
Tuttavia esistono tumori mammari che possono essere di tipo più aggressivo e l’aspettativa di vita si accorcia fino a pochi mesi, come anche nel caso del tumore al pancreas, che è curabile nei primi stadi ma letale se scoperto troppo tardi.
Si può guarire da un cancro con metastasi
Innanzitutto, è bene specificare che – anche se molto raramente – le metastasi si possono ritirare fino quasi a sparire. In questi casi è necessario richiedere degli esami molto specifici per valutarne l’effettiva presenza.
In alcuni casi, è possibile che le metastasi scompaiano definitivamente per un periodo di tempo talmente lungo da ipotizzare una totale guarigione. Pertanto sì, è possibile guarire da un cancro metastatico, benché questa possibilità non si presenti spesso.
Un caso a parte è il tumore al testicolo dove la scomparsa totale della malattia anche in caso di metastasi è decisamente più probabile della morte.
Questi descritti sono comunque casi particolari, dove il paziente risponde bene alle terapie oppure in seguito ad un lungo trattamento congiunto a terapie chirurgiche o locoregionali. È il caso di una metastasi al fegato o al polmone che si origina da un tumore del colon. Eliminato il tratto del colon affetto da tumore, si ha il 30% di possibilità di guarigione.
Ovviamente, prima di eseguire un tale intervento è necessario che le condizioni del paziente siano stabili e ideali per sottoporsi ad una operazione, che sebbene possa sembrare di routine, in realtà comporta comunque dei rischi.
È possibile aumentare l’aspettativa di vita
Essendo in gioco numerose variabili, in realtà è possibile adottare delle strategie per allungare la vita del paziente affetto da tumore metastatico.
Per esempio, anche se il tumore non è guaribile, è comunque possibile seguire una terapia personalizzata in base alle condizioni mediche del paziente.
La personalizzazione delle cure è fondamentale: in caso contrario, infatti, il trattamento rischia di comportare gravi effetti collaterali e di non apportare nessun beneficio alla vita del paziente.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo molto importante. In qualunque caso è necessario evitare la malnutrizione e fare in modo che il paziente si alimenti in maniera corretta.
Persino l’attività fisica non deve essere trascurata, specialmente nei casi più difficili, dove il paziente soffre di stanchezza cronica oppure è entrato in uno stadio di profonda depressione.
Infine, anche chi soffre di un tumore metastatico terminale può avere una buona qualità della vita, facendo ricorso a tutte quelle terapie che permettono il controllo dei sintomi e del dolore.