Psoriasi: in arrivo una nuova cura?

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 26 Febbraio, 2021

Psoriasi

La psoriasi è una malattia infiammatoria di tipo cronico a carico della pelle. Essa si manifesta con placche ovali o rotonde ricoperte da squame biancastre, principalmente su ginocchia, gomiti, zona lombare della schiena e cuoio cappelluto, spesso accompagnate da una forte sensazione di bruciore o dolore.

La psoriasi è una patologia molto diffusa tra la popolazione mondiale, può insorgere a qualsiasi età, solitamente tra i 20 e 30 anni o tra i 50 e 60 anni. È un’infiammazione poco comune tra i bambini.

Per quale motivo viene la psoriasi 

I fattori che determinano la formazione di queste lesioni pruriginose a carico della pelle non sono del tutto noti. Una delle cause più comuni di psoriasi è la componente genetica e immunologica: soggetti con genitore affetto da psoriasi hanno una maggiore tendenza - durante l’arco della loro vita - a manifestare questo tipo di infezione.

Oltre l’aspetto genetico, altre possono essere le cause alla base di questa infezione cronica, eccone alcune:

  • Stress psicologico o fisico
  • Ferite di tipo chirurgico
  • Infezioni, ad esempio herpes simplex o zoster
  • Sovrappeso
  • Fumo
  • Somministrazione di farmaci

Sovente, il manifestarsi di placche psoriasiche è determinata dalla combinazione di più fattori piuttosto che di uno che agisce in autonomia. 

Quale medico cura la psoriasi?

Alla manifestazione delle prime placche, è consigliabile consultare nell’immediato un medico dermatologo specializzato, il quale provvederà in prima istanza a un’analisi visiva delle lesioni e, in un secondo momento, a eseguire un esame istologico o citologico su un campione di tessuto di pelle lesionata.

Questo tipo di analisi risulta di estrema importanza, prima di pronunciare qualsiasi diagnosi e definire il relativo trattamento, poiché la manifestazione di placche simili a quelle psoriasiche può essere ricondotta ad alcune patologie, ad esempio funghi o virus.

Nuovo farmaco contro la psoriasi: qual è e come agisce

Nella maggior parte dei casi, le lesioni da psoriasi vengono trattate principalmente con gel o pomate idratanti ed emollienti, a base di glicerina o olio di mandorla, elementi che tendono a ridurre la sensazione di prurito e a conferire una maggiore morbidezza alla pelle.

Anche il ricorso alla fototerapia è particolarmente diffuso per il trattamento di papule da psoriasi, ovvero esposizione costante (ma, comunque, graduale e protetta) ai raggi UVA.

Nei casi più gravi, quando l’infiammazione risulta in uno stato particolarmente avanzato, può risultare necessaria la somministrazione di antinfiammatori, spesso associati a una terapia a base di vitamina D.

Di recente, nella 3° fase avanzata dello studio POETYK PSO-2, è stata dimostrata la rilevanza di un nuovo farmaco, il deucravacitinib, per il trattamento di condizioni di psoriasi di tipo moderato e grave.

Un unico dosaggio giornaliero di 6 mg di deucravacitinib per via orale, somministrato per circa 16 settimane, ha presentato notevoli effetti nel pazienti che si sono sottoposti a tale trattamento: le lesioni a carico della pelle sono quasi del tutto guarite.

Gli effetti di questo nuovo farmaco risultano essere notevolmente migliori di altre terapie farmacologiche. Il nuovo deucravacitinib è un inibitore selettivo del tirosin-chinasi (TYK2) che ostacola le vie dell’IL-12, IL-23 e dell’IFN di tipo 1, molecole infiammatorie responsabili dello sviluppo di differenti patologie del sistema immunitario.

Continueranno nei prossimi mesi ulteriori valutazioni su questo nuovo farmaco, che rappresenta una vera e propria speranza per i pazienti affetti da psoriasi.

Ricordiamo, infatti, che la psoriasi è una condizione clinica di tipo cronico che non deve essere assolutamente trascurata, in quanto può condizionare notevolmente il paziente che ne soffre, riducendo drasticamente la qualità di vita e compromettendo i rapporti sociali, non solo per l’aspetto poco estetico delle placche, quanto per il dolore e il prurito costante che le stesse possono generare.

Il presentarsi di placche psoriasiche può essere il campanello di allarme per lo svilupparsi nel paziente di patologie particolarmente gravi quali obesità, diabete, depressione, tumori maligni, malattie infiammatorie a carico dell’intestino del cuore.

Pertanto, al primo manifestarsi di lesioni squamose sulla vostra pelle non esitate a contattare un dermatologo specializzato, vi aiuterà nel breve termine a individuare le cause di queste placche e a definire una terapia idonea.

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Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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