La psoriasi (malattia autoimmune che provoca una crescita più veloce delle cellule della pelle) sembra avere i giorni contati: durante il Congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) tenutosi a Ginevra è stato infatti presentato un nuovo trattamento per tutti i pazienti che soffrono di questo disturbo che colpisce circa il 2% della popolazione generale. Si tratta di un farmaco orale a base di dimetilfumarato (DMF), un composto dell’acido fumarico con proprietà antinfiammatorie e immuno-modulanti. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Cos’è la psoriasi
La psoriasi è un’infiammazione cronica della pelle, né contagiosa né infettiva, causata da stress, farmaci, traumi o infezioni streptococchiche. Chi è colpito da questo disturbo presenta un disordine di crescita e di attività dei cheratinociti (cellule della cute), che vanno a formare delle placche in rilievo, di colore rosso acceso, rivestite da squame bianche.
La psoriasi non può essere definita come una malattia vera e propria, bensì come una anomalia della crescita dell’epidermide, che può comparire e scomparire in modo assolutamente spontaneo e interessare qualsiasi parte della cute, unghie comprese.
In particolare, le zone più colpite da psoriasi sono:
- Gomiti
- Ginocchia
- Zona sacrale
- Zona periomelicale
- Cuoio capelluto
La forma più comune – e interessata dal nuovo trattamento – è la psoriasi a placche che, appunto, si presenta con placche molto marcate, eritematose e ricoperte da scaglie ruvide e biancastre. Queste possono avere un diametro variabile e, purtroppo, non sono rari i casi in cui vanno a coprire intere aree cutanee.
Quanto più vaste sono le parti di pelle interessate e quanti più sono gli anni di convivenza con le lesioni, tanto maggiore è il rischio di avere un’altra malattia, come artrite psoriasica, obesità, ipertensione, diabete e dislipidemie. Ma da Ginevra sembra arrivare una nuova cura. E le speranze, per il milione e mezzo di italiani che soffrono di questo disturbo, sembrano avere un riscontro più che positivo. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Una nuova cura per la psoriasi
Dopo lunghi dibattiti, la Commissione Europea ha dato la sua approvazione: nei prossimi mesi sarà disponibili una nuova formulazione dell’acido fumarico per tutti i pazienti residenti in EU.
Di cosa si tratta? Il dimetilfumarato che verrà utilizzato per la cura della psoriasi è un composto dell’acido fumarico che va a bloccare la produzione delle citochine, ovvero di quelle proteine che svolgono il compito di comunicare alla cellula un’istruzione specifica come, ad esempio, lo stimolo a crescere, a differenziarsi o, ancora, a morire. Essendo la psoriasi un disturbo causato da una crescita incontrollata delle cellule dell’epidermide, questo trattamento risulta efficace anche a lungo termine, sia per i casi più gravi sia per quelli a manifestazione più moderata.
Come affermato dal dr. Giampiero Girolomoni, direttore dell’Unità Operativa di Clinica Dermatologica all’Ospedale Borgo Trento di Verona, a Corriere.it, «un numero significativo di pazienti trattati con dimetilfumarato ha raggiunto il PASI 75 dopo 16 settimane di trattamento. Il PASI (Psoriasis Area Severity Index) è un indice creato per valutare la gravità delle lesioni psoriasiche e la loro estensione e PASI 75 è storicamente considerato l’obiettivo primario del trattamento della psoriasi. Quindi questo medicinale si inserisce nell’armamentario terapeutico dello specialista dermatologo».
Nel Regno Unito, dove si stima che circa il 2% della popolazione sia affetta da psoriasi, il farmaco è già stato reso disponibile il 15 settembre scorso. Toccheranno poi Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia. Attendiamo, dunque, l’arrivo anche in Italia!